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LA RISPOSTA IN COMMISSIONE

Farmaco veterinario: spesa contenibile con mercato più dinamico

Farmaco veterinario: spesa contenibile con mercato più dinamico
Il prezzo dei medicinali veterinari è influenzato da fattori "determinanti". La risposta del Ministero della Salute all'On Walter Rizzetto.


A più riprese, il Ministero della Salute è stato interpellato sulla possibilità di applicare al settore veterinario le stesse regole che normano il medicinale per uso umano. L'ultima volta è successo ieri, in Commissione Affari Sociali, dove il Sottosegretario Sandra Zampa ha ribadito la diversità delle dinamiche fra i due settori.  "Impossibile" -ha detto- un parallelismo tra medicinali ad uso umano e ad uso veterinario, due mercati ulteriormente distanziati dal recente Regolamento europeo sui medicinali veterinari.

Rispondendo all'interrogazione del deputato Walter Rizzetto (FdI) Sandra Zampa ha ribadito che- non essendo rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale- i medicinali veterinari non seguono le regole di contrattazione, di regolazione dei prezzi e di rimborsabilitàa cui si attiene l'Agenzia Italiana dei Farmaci (AIFA) per i medicinali umani con obbligo di ricetta.

Le dinamiche che portano alla determinazione del  prezzo dei farmaci veterinari - oltre ad essere "identiche in tutta Europa" - sono influenzate "in modo  determinante" dai limitati volumi di produzione di ogni singolo medicinale, dalle ridotte dimensioni del mercato veterinario e dall'alto numero dei diversi formati che è necessario produrre per adattarsi alle varie «taglie» animali- ha spiegato Zampa.
Sul prezzo di mercato del medicinale veterinario incidono anche aspetti di natura produttiva, commerciale e distributiva: "ogni principio attivo deve essere studiato con particolare riguardo alla specie animale a cui il medicinale è destinato, e le indicazioni e posologie vengono accuratamente sperimentate per ognuna di tali specie, tenuto conto dei diversi metabolismi animali e, di conseguenza, della differente farmacodinamica e farmacocinetica". A tutto questo, negli animali produttori di alimenti, si aggiunge lo studio dei tempi di sospensione, ha proseguito.

Le azioni che il Ministero della salute sta attuando per agevolare il contenimento della spesa relativa ai medicinali veterinari sono rivolte, da un lato, a rendere più dinamico il mercato e, dall'altro, a promuovere un impiego sempre più razionale e consapevole dei prodotti veterinari". A questo riguardo, il Sottosegretario ha citato il Regolamento (UE) 2019/6, che  "si propone di rendere disponibile nell'Unione europea un numero maggiore di medicinali per curare e prevenire le malattie degli animali " e la ricetta veterinaria elettronica.

L'On Walter Rizzetto si è dichiarato "profondamente deluso della risposta". Non ha colto l'essenza del problema- ha replicato l'interrogante - ovvero una legislazione che " impedisce di prescrivere per gli animali i farmaci per gli esseri umani, anche se con lo stesso principio attivo".
Nel ricordare i "forti limiti alla detraibilità per le spese veterinarie e dall'assenza di un'IVA agevolata". Rizzetto ha concluso chiedendo una modifica al decreto legislativo 193/2006.