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LA RISPOSTA DEL MEF

ISA "aggravio burocratico", Villarosa: migliorie possibili

ISA "aggravio burocratico", Villarosa: migliorie possibili
In Commissione Finanze alla Camera i nuovi Indici di Affidabilità Fiscale (ISA) finiscono sotto accusa. Apertura del Governo a ulteriori semplificazioni.

Gli ISA richiedono la documentazione fiscale degli ultimi 8 anni, un insieme di dati già in possesso dell'Agenzia delle Entrate e che tuttavia "devono essere riacquisiti dai professionisti e ricaricati nuovamente sui sistemi informatici dell'Agenzia". Si tratta di un "aggravio burocratico" secondo l'On Galeazzo Bignami di Forza Italia, che ha interrogato in proposito il Sottosegretario alle Finanze Alessio Mattia Villarosa (M5S).


Il sottosegretario  Villarosa (M5S) ha risposto all'interogazione dell'On Galeazzo Bignami (FI) condividendone le ragioni e confermando che "occorre arrivare alla situazione nella quale al contribuente non sono più richiesti dati già in possesso dell'amministrazione finanziaria".
Anche se sono già stati fatti "significativi passi in avanti", Villarosa ha riconosciuto che "vi è certamente ancora spazio per ulteriori progressi". Il rappresentante del MEF si è anche dichiarato disponibile "a svolgere sul punto un lavoro condiviso".

Gli ISA ha spiegato il Sottosegretario, perseguono la finalità di "ridefinire il rapporto tra fisco e contribuente: dal controllo ex post della posizione fiscale a un nuovo rapporto collaborativo-preventivo finalizzato a stimolare comportamenti fiscali virtuosi". Per questo obiettivo, è previsto che "anticipatamente rispetto alla scadenze fiscali, l'Agenzia renda noti al contribuente gli elementi in proprio possesso, idonei a stimolare il corretto assolvimento degli obblighi tributari e l'emersione di base imponibile".

Tutto questo, "dovrebbe mettere il contribuente nelle condizioni migliori per evitare situazioni di criticità con il fisco correlate ad errori o inadempienze"- ha spiegato Villarosa, aggiungendo che i dati forniti dall'Agenzia delle entrate per l'applicazione degli ISA "non sono costituiti esclusivamente da dati dichiarati dal contribuente ma, in taluni casi, sono provenienti da fonti informative diverse dalle dichiarazioni fiscali dello stesso".

Ad esempio, in relazione ai compensi percepiti per prestazioni rese da un contribuente nell'ambito della propria attività professionale, l'Agenzia fornisce al contribuente stesso, quale elemento di riscontro, il dato comunicato all'interno dei modelli di Certificazione Unica da parte dei soggetti eroganti tali compensi.
"Gli ISA, attraverso tale sistema, mettono, pertanto, il contribuente in condizione di evitare future contestazioni dell'Agenzia".

Inoltre, la messa in disponibilità di tali informazioni ha anche l'utilità di ridurre il numero di informazioni richieste al contribuente in fase dichiarativa; in tal senso, i modelli ISA approvati per il periodo di imposta 2018, se paragonati ai modelli di studi di settore approvati per l'annualità 2015, mostrano una rilevante contrazione delle informazioni richieste".

Le ulteriori informazioni utili al calcolo degli ISA rimangono sempre disponibili all'interno del «Cassetto fiscale» del contribuente. Inoltre, le modalità di acquisizione massiva di tali dati da parte dell'intermediario sono del tutto simili a quelle già efficacemente sperimentate per il modello 730 precompilato: il termine di disponibilità di 20 giorni (entro cui «l'Agenzia delle entrate è tenuta a cancellarli») all'interno dell'area riservata dei servizi telematici è un accorgimento a tutela del contribuente- ha concluso Villarosa - che ha avuto il benestare del Garante della Privacy.