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EMENDAMENTO IN SENATO

Disposizioni per il contenimento dei costi del personale del SSN

Disposizioni per il contenimento dei costi del personale del SSN
Il Ministero della Salute definirà la metodologia per determinare il fabbisogno di personale degli enti del SSN in relazione alle risorse utilizzate.

Per definire la nuova metodologia ci sono 40 giorni di tempo dalla data di entrata in vigore (1 gennaio 2019) della legge di bilancio.  Lo prevede un emendamento al DL Semplificazioni, ammesso al voto del Senato (Disposizioni in materia di contenimento dei costi del personale del Servizio sanitario nazionale). La formulazione della Commissioni riunite contiene misure aggiuntive al comma 274 della Legge di Bilancio 2019, in particolare;
- demanda ad un decreto ministeriale la definizione della metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale (SSN)
- affida ad un Comitato paritetico la proposta di ridefinizione della normativa in materia di obiettivi per la gestione e il contenimento del costo del personale
- definisce i casi in cui la regione è considerata adempiente agli obblighi di contenimento delle spese di personale
- impone alle regioni sottoposte ai piani di rientro obblighi di revisione degli obiettivi di spesa del personale.

La metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale degli enti del SSN  -ai fini della valutazione dell'adeguatezza delle risorse utilizzate - deve essere disposta entro 40 giorni dalla entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto  del Ministro della salute adottato di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere della Conferenza Stato-regioni e province autonome.
Il decreto tiene conto di quanto previsto in materia di definizione dei piani triennali dei fabbisogni di personale e dei relativi provvedimenti applicativi, nonché dei principi metodologici e del modello previsionale per la determinazione dei fabbisogni formativi dei professionisti sanitari.

Le amministrazioni pubbliche sono tenute ad adottare un piano triennale dei fabbisogni, che deve risultare coerente con la pianificazione pluriennale delle attività e della performance, nonché con le linee di indirizzo. Nel caso in cui siano rilevate eccedenze di personale, si procede alla ricollocazione nell'ambito della medesima amministrazione, anche mediane forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o contratti di solidarietà, ovvero presso altre amministrazioni o, in caso di impossibilità, alla messa in disponibilità.

Nell'ambito del Piano, le amministrazioni pubbliche hanno l’obbligo di assicurare l'ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso l’attuazione coordinata dei processi di mobilità e di reclutamento del personale, anche con riferimento alle assunzioni obbligatorie delle categorie protette. Il piano deve essere accompagnato dall'indicazione delle risorse finanziarie destinate alla sua attuazione, nei limiti delle risorse quantificate sulla base della spesa per il personale in servizio, nonché di quelle connesse alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente.

L'emendamento precisa che la definizione della metodologia avviene nelle more della definizione del Patto per la Salute 2019-2021.

Al Ministero della salute viene affidato il compito di istituire un Comitato paritetico che dovrà elaborare una proposta di revisione della normativa in materia di obiettivi per la gestione e il contenimento del costo del personale delle Aziende e degli enti del SSN. Del Comitato fanno parte anche  rappresentanti dei Dipartimenti per gli Affari regionali, della funzione pubblica, del Ministero delle finanze, delle Regioni e delle Province autonome. Il Comitato opera avvalendosi del supporto tecnico dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali.

Nelle more dell'entrata in vigore della revisione normativa elaborata dal Comitato, la regione è considerata "adempiente" (rispetto al contenimento delle spese di personale sanitario) se consegue l'obiettivo di contenimento della spesa di personale, raggiunge l'equilibrio economico nell'anno di riferimento e ha garantito nei 6 anni precedenti i livelli essenziali di assistenza.

Le Regioni sottoposte a Piani di rientro dovranno aggiornare i loro obiettivi di spesa del personale alla normativa in materia di costo del personale, la cui proposta è demandata al Comitato paritetico. Le regioni interessate sono Puglia, Abruzzo, Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e Molise.