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PDL IN COMMISSIONE FINANZE

Fatturazione elettronica: obbligo dal 2019 con semplificazioni

Fatturazione elettronica: obbligo dal 2019 con semplificazioni
Rimodulazione delle aliquote IVA, semplificazioni fiscali e mitigazione del trattamento sanzionatorio nel primo anno di fatturazione elettronica.


E' quanto prevede una proposta di legge firmata dalla Presidente della Commissione Finanze, On Carla Ruocco (M5S), e dal Vicepresidente Alberto Gusmeroli (Lega). Si tratta di una sorta di collegato fiscale, di iniziativa parlamentare, che potrebbe confluire sotto forma di emendamento, nella Legge di bilancio 2019.

Gli intenti sono stati esplicitati dagli stessi firmatari, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte anche i parlamentari Raffaele Trano (M5S) e Giulio Centemero (Lega) della Commissione Finanze.  La Presidente Ruocco ha sottolineato la coerenza delle proposte con lo statuto del contribuente, mentre Gusmeroli ha dichiarato che lo scopo è di dare "più tempo per il lavoro e meno alla burocrazia".

I contenuti- La proposta di legge ("Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale") prevede:
- l'abolizione delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni dell'Iva dal 1 gennaio 2019, in concomitanza con l'avvio a regime dell'obbligo di fatturazione elettronica;.
- mitigazione del trattamento sanzionatorio nel primo anno di applicazione dell’obbligo di fatturazione elettronica delle operazioni relative all’IVA;
- lo spesometro, l'invio dei dati delle fatture emesse e ricevute, diventa annuale
- il modello di pagamento F24  viene esteso ad ulteriori voci (da individuare con decreto ministeriale) da versare mediante questo stesso modello
- il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi (Unico) e Irap slitta al 31 dicembre (anzichè 31 ottobre).
- si introduce l’imposta sul reddito professionale "al fine di incentivare il reinvestimento dei proventi nell’attività; il reddito in questione- come già avviene per il reddito d'impresa-  ove non prelevato dal professionista, viene conseguentemente escluso dalla formazione del reddito complessivo ai fini dell’IRPEF e assoggettato a tassazione separata con l’aliquota del 24 per cento. La proposta di legge esclude dall’imposta sul reddito professionale i lavoratori autonomi che applicano il regime forfetario.
- nelle more della ridefinizione a livello europeo della normativa riguardante l’IVA, la pdl Ruocco, propone di portare al 5 per cento l’aliquota dell’IVA per
i beni e i servizi essenziali all’alimentazione, assistenza e cura dei bambini fino a 3 anni, dei disabili, degli anziani e in generale delle persone non autosufficienti, al fine di attenuare la pressione fiscale gravante sulle fasce socialmente ed economicamentepiù deboli; è rinviata a un decreto ministeriale l'individuazione di ulteriori fattispecie agevolative per i medesimi soggetti. La rimodulazione dell'aliquota è stata formulata dalla senatrice Maria Cristina Cantu' (Lega).

Infine, si vieta all’amministrazione finanziaria di chiedere ai contribuenti - in sede di controllo formale delle dichiarazioni dei redditi- dati e informazioni già in possesso della stessa, "in quanto trasmessi da soggetti terzi adempiendo ad obblighi certificativi, dichiarativi, o comunicativi, come ad esempio i dati acquisiti per la predisposizione della dichiarazione precompilata".

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