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LAVORO E PREVIDENZA

Gestione separata, l'INPS annulli l'iscrizione d'ufficio

Gestione separata, l'INPS annulli l'iscrizione d'ufficio
Sono "fondate"  le ragioni dei professionisti che lamentano di essere stati iscritti d'ufficio alla Gestione Separata dell'INPS.

Per questo il Governo è intervenuto sull'Istituto previdenziale chiedendo l'annullamento di queste iscrizioni coatte. L'ha riferito ieri alla Camera il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega), rispondendo ad una interrogazione dell'On Andrea Colletti (M5S). Con l'operazione "Poseidone", l'INPS e l'Agenzia delle Entrate avevano iscritto d'ufficio alla gestione separata oltre 800 mila professionisti prevalentemente giovani  già iscritti alle proprie casse previdenziali, con la richiesta di versamento di contributi. I ricorsi di molti professionisti si sono conclusi a loro favore e la stessa "Poseidone" era stata bocciata dalla Cassazione.

Resta chi vuole- Il Sottosegretario Durigon ha aggiunto che la richiesta di cancellazione fa salve le posizioni di quei professionisti "che abbiano comunque ritenuto di versare alla gestione separata dell'Istituto, senza adire le vie legali, per vedersi riconosciuta un'anzianità contributiva utile ai fini pensionistici, per annualità altrimenti non coperte da contribuzione”.

Nullità dell'iscrizione d'ufficio- La  gestione separata presso l'INPS è stata creata nel 1996, "con funzione residuale", finalizzata cioè ad estendere l'obbligo previdenziale a coloro che svolgono attività per la quale non è obbligatoria l'iscrizione ad un ordine professionale e alla relativa cassa di previdenza.
La platea dei soggetti obbligati all'iscrizione alla gestione separata è controversa, ma con le pronunce giurisprudenziali sul caso "Poseidone", è stata confermata la nullità dell'iscrizione "d'ufficio" dei professionisti già iscritti a proprio Ordine e alla propria Cassa.