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Scadenze

Pesca e acquacoltura, Testo Unico entro il 2012

Pesca e acquacoltura, Testo Unico entro il 2012
Lo Schema di decreto legislativo per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, già all'esame del Senato, ha ricevuto un parere favorevole della Conferenza Stato Regioni. Il 'sì' è condizionato all'accoglimento di alcune modifiche tese a coinvolgere le amministrazioni regionali. Le norme comunitarie impongono l'adozione di un unico testo di riordino a partire dal 2012.
"Il sistema sanzionatorio delineato dallo schema di decreto legislativo non sembra essere effettivamente dissuasivo ed efficace contro le infrazioni gravi sulla pesca, così come previsto dai regolamenti UE che mirano a costruire un sistema comunitario armonizzato di controlli e sanzioni per combattere la pesca illegale".

E' questa la principale osservazione della Conferenza Stato Regioni sullo Schema di decreto legislativo recante misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, approvato nella seduta del 21 dicembre scorso, previo accoglimento di alcune modifiche. Regioni e Province chiedono di essere maggiormente coinvolte.

Il riordino della materia, mediante la compilazione di un unico testo normativo è richiesto dalla Legge Comunitaria 2009 e dalla conseguente Legge 4 giugno 2010. In particolare lo schema di decreto approntato dal Mipaaf- già all'esame del Senato- risponde agli obiettivi di coerenza nazionale con i Regolamenti europei n. 404/2011 e n. 1224/2009.

Gli Stati Membri a partire dal 1 gennaio 2012 devono attuare un sistema di controllo con la definizione delle sanzioni amministrative, delle pene e delle contravvenzioni per gli illeciti connessi all'attività di pesca. Lo schema di decreto nazionale deve far confluire in un unico testo le disposizioni relative al sistema sanzionatorio e ai controlli contenute in diverse leggi dell'ordinamento giuridico italiano ed in particolare nella legge 963/1965 (Disciplina della pesca marittima) e nei decreti legislativi 153/2004 e 154/2004 rispettivamente relativi alla pesca marittima e alla modernizzazione del settore pesca e acquacoltura.

L'individuazione di tali obiettivi si riflette sulla struttura dell'articolato, suddiviso in tre titoli, corrispondenti rispettivamente all'attività di pesca e acquacoltura, all'apparato sanzionatorio e ad alcune disposizioni finali.

Lo schema di decreto contiene la definizione e i caratteri dell'acquacoltura e delle relative attività connesse (attività professionali e non professionali), la programmazione e gli organi consultivi di settore, la tutela delle risorse ittiche, le misure economiche di sostegno e l'apparato sanzionatorio.La figura dell'imprenditore ittico, ricomprende l'acquacoltore ed estende ad esso l'applicazione delle disposizioni previste per l'imprenditore agricolo.

Dichiarata, nel testo, l'intenzione di ricorrere a successivi provvedimenti atti a completare l'unico testo normativo, anche grazie alla possibilità di ricorrere a disposizioni correttive e integrative, che potranno essere in grado di completare il quadro unico di riferimento richiesto dalla delega stessa.

 

pdfIL PARERE DELLA CONFERENZA STATO REGIONI.pdf

pdfSCHEMA DI DECRETO RIASSETTO PESCA E ACQUACOLTURA.pdf