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DIRIGENTI PRECARI, INTERROGAZIONE AL MINISTRO

DIRIGENTI PRECARI, INTERROGAZIONE AL MINISTRO
L'On Luciana Pedoto ha presentato una interrogazione al Ministro della Salute Renato Balduzzi chiedendo iniziative affinché siano definiti tempi e procedure certe di stabilizzazione dei 175 dirigenti sanitari degli uffici centrali e periferici. Di questi 136 sono medici veterinari il cui contratto scadrà il 1 settembre 2014.

 

Ben 175 dirigenti delle professionalità sanitarie operano ormai da diversi anni presso il Ministero della Salute con contratti precari. Gli On Pedoto, Livia Turco, Grassi, Lenzi e D'Incecco hanno presentato una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, Renato Balduzzi, per sapere "quali iniziative il Ministro intenda assumere affinché siano definiti tempi e procedure certe per la stabilizzazione del rapporto di lavoro di detti lavoratori con la conversione dei contratti esistenti in contratti a tempo indeterminato".

L'atto parlamentare ricorda che di questi 175 dirigenti, 77 operano presso gli uffici centrali e 98 presso gli uffici periferici. Questi dirigenti operano con incarico quinquennale o con contratto rinnovabile con scadenza a far data dal 1° settembre 2014 e sono: 136 veterinari, 13 chimici, 17 medici e 9 farmacisti.

Presso gli uffici dello stesso Ministero della salute operano, inoltre, 32 operatori tecnici del settore della prevenzione, vigilanza e controllo sanitario, assunti il 1° settembre 2006 con un contratto a tempo determinato, i cui contratti scadranno, improrogabilmente, il 31 dicembre 2012.

Si tratta di "professionisti e di personale qualificato chiamati dal Ministero per fronteggiare l'emergenza influenza aviaria, con esclusività di rapporto, o selezionati nel corso degli anni per fronteggiare altre emergenze (influenza H5N1 suina) o per partecipare a programmi operativi promossi dal Ministero (emergenza calore, linea telefonica 1500)". Dunque- sostengono gli interroganti- "operano ormai stabilmente nell'attività ordinaria dei servizi centrali e periferici dell'amministrazione sanitaria".

Per questi lavoratori precari sono stati prorogati i contratti iniziali per il permanere delle esigenze dei servizi nei quali sono stati impiegati, "al punto da configurare ormai una situazione di rapporto di lavoro stabile e continuativo e gli stessi hanno ormai acquisito esperienze e competenze che costituiscono un prezioso patrimonio per le attività ed i servizi nei quali sono impegnati".

 

pdfIL TESTO DELLINTERROGAZIONE_0.pdf