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IMPORTAZIONE DA INDIA

H5N1, OMS: primo caso umano in Australia

H5N1, OMS: primo caso umano in Australia
E' risultata positiva al virus dell'Influenza Aviaria H5N1 una bambina australiana dopo un viaggio in India. Per l'OMS il rischio di contagio per la popolazione rimane basso. 
Il 22 maggio 2024, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è stata informata di un caso confermato in un laboratorio australiano di infezione umana da virus dell'influenza aviaria A (H5N1) (clade 2.3.2.1a). La paziente è una bambina di 2 anni e mezzo senza patologie preesistenti. 

Questa è la prima infezione umana confermata causata dal virus dell'influenza aviaria A (H5N1) rilevata e segnalata dall'Australia. Sebbene la fonte di esposizione al virus sia attualmente sconosciuta, l'esposizione probabilmente è avvenuta in India, dove la bambina aveva viaggiato, dal 12 al 29 febbraio, e dove questo clade di virus A (H5N1) è stato rilevato in passato negli uccelli.

Il Dipartimento della Salute del Victoria ha riferito che la bambina aveva iniziato a sentirsi male il 25 febbraio, con perdita di appetito, irritabilità e febbre. 

La paziente - Al ritorno della bambina in Australia, il 1 marzo, è stata ricoverata in un ospedale ed è stata sottoposta a un tampone nasofaringeo e un aspirato endotracheale prelevati rispettivamente il 6 e il 7 marzo che sono risultati positivi per l'influenza A.
Dopo il ricovero, e un periodo di degenza in terapia intensiva, la paziente è stata dimessa e ora si trova in buone condizioni cliniche. Nessun familiare ha sviluppato sintomi. 

Test - La sequenza genetica del virus ottenuta dai campioni ha confermato il sottotipo A (H5N1) e ha indicato che il gene dell'emoagglutinina (HA) apparteneva al clade 2.3.2.1a, che circola nel Sud-Est asiatico ed è stato rilevato in precedenti infezioni umane e nel pollame.

Rischio basso - L'organizzazione mondiale della Sanità precisa che attualmente, le prove epidemiologiche e virologiche disponibili suggeriscono che i virus A(H5) non hanno acquisito la capacità di trasmissione prolungata tra gli esseri umani, pertanto la probabilità di diffusione da uomo a uomo è bassa.

Misure - L’OMS sconsiglia di implementare restrizioni ai viaggi o al commercio sulla base delle informazioni attualmente disponibili su questo evento. L’OMS non consiglia uno screening speciale dei viaggiatori ai punti di ingresso o altre restrizioni a causa dell’attuale situazione dei virus influenzali nell’interfaccia uomo-animale