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SANITA' E COMMERCIO

HPAI, WOAH: ingiustificate le restrizioni di avicoli vaccinati

HPAI, WOAH: ingiustificate le restrizioni di avicoli vaccinati
La vaccinazione contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità non diventi una barriera commerciale. Lo afferma la WOAH in un nuovo policy paper.
Sarebbero "ingiustificate" secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale le limitazioni commerciali imposte al pollame e ai prodotti avicoli provenienti da allevamenti vaccinati.
Tramite un policy paper l'Organizzazione Mondiale di Sanità Animale, Woah, difende la vaccinazione contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità, grazie alla quale- afferma- si contribuisce in modo significativo alla food security alimentare globale e all’economia, garantendo la sicurezza sanitaria del commercio internazionale.

Sebbene la decisione di vaccinare il pollame contro l'HPAI spetti a ciascuna autorità veterinaria nazionale, questa pratica è stata riconosciuta dall'Assemblea mondiale dei delegati nazionali Woah come uno strumento di controllo efficace contro la malattia. Farne una barriera commerciale è "ingiustificato". Una riduzione del commercio avrebbe conseguenze negative sulla sicurezza alimentare globale: la carne e le uova di pollame sono, infatti, una fonte alimentare proteica a basso costo, di alta qualità e a basso contenuto di grassi per molta parte della popolazione mondiale. Il settore avicolo è inoltre una rilevante fonte di sostentamento per i piccoli agricoltori

Nel policy paper, Woah esprime preoccupazione per l'adozione di politiche commerciali prive di fondamento, puntualizzando per contro la sicurezza degli scambi fra Stati che hanno autorizzato la vaccinazione e i Paesi importatori.

Paesi in cui il vaccino è autorizzato - In particolare i Paesi che hanno autorizzato la vaccinazione contro la HPAI devono fornire un’adeguata certificazione ai propri partner commerciali per garantire che le loro misure siano conformi agli standard internazionali. Inoltre, devono mostrare i loro piani per effettuare la necessaria sorveglianza dei ceppi circolanti una volta effettuata la vaccinazione e la loro capacità di dimostrare l’assenza di circolazione del virus.

Paesi importatori - Mentre i Paesi importatori dovrebbero "prendere decisioni basate sul rischio" e attuare misure basate sulla scienza che "consentano un commercio sicuro prevenendo al contempo la diffusione dell’influenza aviaria". Ciò è fondamentale per evitare la chiusura delle frontiere commerciali e le conseguenti conseguenze economiche per l’industria del pollame, gli allevatori e i consumatori precisa l'Organizzazione mondiale.

Un'avvertenza globale- Un corretto approccio alla vaccinazione contro l'Aviaria HPAI è raccomandato a tutti i Paesi. Infatti, con la migrazione stagionale nord-sud degli uccelli selvatici, "bisogna essere preparati ad un aumento dei focolai" afferma l'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale. la raccomandazione è di considerare la vaccinazione come strumento di lotta complementare alle altre misure, in linea con quanto previsto dagli standard internazionali di salute e benessere animale.

Avian influenza vaccination: why it should not be a barrier to safe trade