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PARTITE IVA E FORFETTARI

L’acconto di novembre slitta al 16 gennaio 2025

L’acconto di novembre slitta al 16 gennaio 2025
I titolari di partita IVA con ricavi o compensi non superiori a 170 mila euro possono rinviare al 16 gennaio 2025 il versamento delle imposte.

C'è tempo fino al 16 gennaio per versare l'acconto (il secondo oppure l'unico) delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi. I pagamenti saranno in unica rata o in più rate di pari importo. Lo prevede un emendamento al  Collegato Fiscale (DL n 155/2024) rispecchiando una volontà di proroga che era già stata annunciata a novembre dal Ministero delle Finanze e dallo stesso Ministro Giancarlo Giorgetti.

La misura agevolativa di rinvio dei pagamenti spetta ai alle Partite IVA- con ricavi e compensi fino a 170mila euro-  compresi i forfettari. Il posticipo riguarda solo il periodo d’imposta 2024, con esclusione dei contributi previdenziali  e dei premi assicurativi Inail. Sono esclusi dal rinvio i contribuenti persone fisiche non titolari di partita Iva ( es soci di società di persone o di capitali i cui redditi siano stati ad essi imputati secondo il principio di trasparenza); i titolari di partita IVA che, con riferimento all’anno 2023 hanno dichiarato ricavi o compensi superiori 170mila euro; le società di capitali e gli enti non commerciali.

La scadenza è il 16 gennaio 2025, con versamento unico, oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal medesimo mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi.

Rinvio termine per versamento secondo acconto imposte sui redditi