Concordato, ultimi dubbi e ultime ore per aderire

A ridosso del termine per aderire al Concordato Preventivo Biennale (Cpb) l'Agenzia delle Entrate pubblica le ultime faq di chiarimento.

Chi ha presentato la dichiarazione dei redditi nei termini (31 ottobre 2024) senza però aderire al Cpb, ha tempo fino al 12 dicembre 2024 per accettare la proposta concordataria "presentando una dichiarazione integrativa". La dichiarazione copre il periodo intercorso dal 31 ottobre fino alla chiusura, domani, della finestra di adesione. Inoltre, la dichiarazione consente di risolvere una eventuale posizione debitoria senza sanzioni.

La dichiarazione integrativa e i debiti con il Fisco- Sul sito dell’Agenzia delle entrate, nella sezione delle faq dedicata ai contribuenti Isa, si chiarisce che il requisito dell'assenza di debiti fiscali "è soddisfatto al momento di accettazione dell’accordo", appunto con la dichiarazione integrativa. Questa possibilità è stata introdotta dall’articolo 1 del Dl n. 167/2024, che non fissa espressamente il termine entro il quale verificare il rispetto dei requisiti per ammettere il contribuente al concordato. La presenza di pendenze con il Fisco riferibili all'anno precedente a quello del concordato preclude al concordato stesso. Tuttavia, la finestra al 12 dicembre consente di ridefinire il requisito.

Nessuna sanzione se l'imponibile non è più alto- L’Agenzia delle entrate conferma, inoltre, rispondendo a un altro quesito, che non pagano alcuna sanzione i contribuenti Isa che presentano, entro il 12 dicembre, "una dichiarazione integrativa con il solo scopo di aderire al concordato e, quindi, identica alla dichiarazione presentata nei termini". L’integrativa presentata per recuperare l’adesione può essere anche correttiva della precedente, "a patto che evidenzi un maggiore imponibile o una maggiore imposta o, ancora, un minor credito, in tal caso, però, sono dovute le relative sanzioni".

Il concordato riapre, ma solo per i contribuenti ISA