Professionisti e PA: crediti e debiti compensabili anche quest'anno

I professionisti che vantano verso l'amministrazione pubblica crediti "certi, liquidi, esigibili e non prescritti" possono compensarli con i debiti fiscali.

Anche i professionisti, come le imprese, se hanno effettuato prestazioni per conto di una Pubblica amministrazione (incluse regioni, enti locali ed enti del Servizio sanitario nazionale) e non sono stati ancora pagati per la prestazione svolta, possono avvalersi della compensazione.
Si tratta di un istituto fiscale che consente di regolare le reciproche posizioni di credito e debito, compensando il credito commerciale del professionista per la prestazione svolta e i carichi fiscali di quest'ultimo verso l'Erario, cartelle ex-Equitalia comprese.

Con la pubblicazione del decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 9 agosto 2017 è stata infatti ufficializzata la possibilità di compensazione anche per il 2017, una agevolazione il cui unico limite  riguarda la data delle cartelle compensabili che è stata fissata al 31 dicembre 2016:  le cartelle esattoriali successive a tale data non sono compensabili per quest'anno.

I crediti dei professionisti-dovranno essere certificati (secondo quanto previsto dai decreti  del 22 maggio 2012 e del 25 giugno 2012 delle Finanze).  La domanda di certificazione- ai fini della compensazione- deve essere effettuata telematicamente utilizzando la piattaforma crediti commerciali (Pcc) del Ministero delle Finanze.
Il professionista  contribuente deve, in primo luogo, chiedere la certificazione del suo  credito alla pubblica amministrazione, la quale avrà 30 giorni di tempo per rispondere.  Successivamente la certificazione va presentata in originale, a cura del contribuente, all'Agenzia della Riscossione (ex Equitalia) che, una volta verificata la sua validità procede alla compensazione aggiornando la Pcc.

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DECRETO 9 agosto 2017
Compensazione, nell'anno 2017, delle cartelle di pagamento in favore di imprese e professionisti titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, nei confronti della pubblica amministrazione.