Il Fisco non premia i Veterinari, ma studia nuovi indicatori

Fra i professionisti soggetti agli Studi di Settore sono solo due le categorie che beneficeranno della disciplina premiale.

"Anche per questa volta non saremo compresi all'interno di questa disciplina che continuiamo a perseguire e che prima o poi auspichiamo ci venga concessa"- lo riferisce Giuliano Lazzarini, rappresentante della Veterinaria all'Agenzia delle Entrate per gli Studi di Settore. "All'interno della riunione è stato però portato alla luce dal coordinatore delle Professioni Giuliano Regis, commercialista, la assoluta necessità di rivedere gli indicatori di coerenza - aggiunge Lazzarini- che mal si interfacciano alla crisi e che spesso determinano non coerenze a fronte di congruità , meglio gestite dai correttivi della crisi"

Nel corso dell'incontro, che si è tenuto a Roma venerdì scorso, è' stato chiarito "che la modifica degli indicatori suddetti sono derivate dalla entrata in vigore del regime premiale , ma che gli stessi vanno ad agire su tutte le categorie e su tutti i contribuenti andando a rendere non coerenti chi lo sarebbe". A fronte di questa anomalia dal prossimo 11 giugno inizierà il lavoro di una Commissione che analizzerà i nuovi indicatori e cercherà di trovare una soluzione a questo problema.

Dopo la prima fase, 2011, con una platea di 55 Studi si è passati, nel 2013, ad una platea di 116 e si giungerà ad una di 157 per il 2014. L'Agenzia ha sottolineato come l'entrata nel premiale abbia portato ad un aumento di 815 milioni di euro nei ricavo per il 2012 ed ad un aumento di 1,5 miliardi di euro per il 2013. Per il 2014 le categorie che usufruiranno del regime premiale saranno 157: 69 appartenenti al settore Commercio; 35 appartenenti al settore Servizi; 51 appartenenti al settore Manifatture; 2 appartenenti al settore Professionisti non di natura sanitaria.

Disciplina premiale al professionista leale