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ANTI CRISI

Studi di settore, professionisti giù del 3%. Ok ai correttivi.

Studi di settore, professionisti giù del 3%. Ok ai correttivi.
I correttivi congiunturali applicabili al periodo d'imposta 2012 terranno conto del calo delle prestazioni e dell'aumento degli insoluti.
È arrivato ieri dalla Commissione degli esperti il parere favorevole ai correttivi anti crisi per gli studi di settore - periodo d'imposta 2012; ricalcano quelli degli anni scorsi ma saranno calibrati per tener conto di una contrazione generalizzata dei fatturati che si è fatta sentire in quasi tutti i comparti, erodendo il mini-recupero che si era avuto tra il 2010 e il 2011. Nel quadriennio 2009-2012, è emerso un abbattimento del giro d'affari delle attività professionali intorno al 3 per cento.

I correttivi 2012 sono suddivisi in quattro categorie:
1.interventi relativi all'analisi di normalità economica
2.correttivi specifici per la crisi
3.correttivi congiunturali di settore
4.correttivi individuali.

La prima categoria, relativa all'analisi di normalità economica dell'indicatore della "durata delle scorte", interessa i soggetti che presentano una contrazione dei ricavi nel periodo d'imposta 2012 rispetto al 2011 e sono coerenti rispetto alla gestione delle esistenze iniziali. In questo caso si provvederà a una rimodulazione del valore soglia di normalità economica per tener conto di merci e prodotti invenduti. La seconda categoria di correttivi riguarda alcuni settori interessati dall'incremento dei prezzi del carburante (trasporto merci su strada, traslochi, taxi e noleggi con conducente e altri trasporti terresti di passeggeri).
I correttivi congiunturali sono finalizzati a soppesare le riduzioni delle tariffe (in particolare per i professionisti), la contrazione dei margini e il minor utilizzo degli impianti per i soggetti non congrui attraverso l'introduzione di un fattore di correzione applicato al ricavo teorico previsto per ciascun modello organizzativo. Con i correttivi congiunturali individuali si va cogliere il ritardato pagamento dei compensi a fronte delle prestazioni rese e la contrazione dei costi variabili.

Giampietro Brunello, presidente della Commissione degli esperti: "Dopo il primo anno di applicazione d'urgenza, nel 2009, gli studi di settore hanno acquisito quel giusto grado flessibilità per assorbire gli effetti della recessione. Le critiche rivolte in passato a questo strumento mi sembrano perciò superate e anzi oggi gli studi sono una fonte di certificazione dello stato di crisi a tutela dei contribuenti".
Brunello sarà presente ai lavori del Consiglio Generale di Confprofessioni, fissati per l'11 aprile. In quella occasione Maurizio Tozzi, delegato Confprofessioni presso la Commissione degli Esperti degli studi di settore, coordinerà il dibattito sul ruolo degli studi di settore per i professionisti, sui correttivi e sull'applicazione ai professionisti di norme premiali per i congrui e coerenti.

Il decreto ministeriale che recepirà le rettifiche congiunturali dovrà essere pubblicato ora in Gazzetta Ufficiale , in modo da avere una versione di Gerico 2013 definitiva per il 20 maggio.