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GIORNATA OMEOPATIA

Mnc, Melosi: decisione del veterinario, con il consenso informato

Mnc, Melosi: decisione del veterinario, con il consenso informato
La Giornata Internazionale della Medicina Omeopatica rilancia il dibattito in Italia. Omeoimprese:"la medicina omeopatica non è un'altra medicina".

Successo di stampa oggi per la Giornata Internazionale decicata alla Medicina Omeopatica, da considerare come "un sistema integrato di prevenzione, diagnosi e cura che affianca le cure allopatiche"- secondo Omeoimprese, l'associazione dei produttori di medicinali non convenzionali.

Sulla stessa linea Marco Melosi, presidente dell’ANMVI, che sul  corriere.it parla di attività "complementari e non alternative alla medicina ufficiale". Alcuni risultati sugli animali "sono evidenti, anche più che in campo umano", aggiunge, sebbene queste discipline non siano ancora entrate nei percorsi accademici consolidati e nella scienze ufficiale.
Ma secondo Melosi, si può parlare "di una pratica che può favorire il benessere degli animali". Ma soprattutto- come succede in altri casi, dai massaggi alla ozonoterapia e molto altro - "l’importante -precisa Melosi- è il consenso informato: il veterinario deve informare il padrone del paziente che si tratta di una terapia e di rimedi non riconosciuti dalla scienza ufficiale». Insomma, il medico, umano o veterinario che sia, può e deve scegliere «in scienza e coscienza», sempre nell’interesse del paziente.

Riconoscimento condizionato ai fini dell' ECM- Le "Pratiche e Medicine non convenzionali" sono state anche materia di una delibera della Commissione Nazionale ECM:  "possono essere accreditati solo se prevedono nel programma contenuti tecnico-scientifici basati su prove di efficacia e medicine basate su evidenze scientifiche. Le professioni destinatarie della formazione sono, nell’ambito delle rispettive competenze professionali, quelle di medico, odontoiatra, veterinario, farmacista".
Gli eventi su pratiche e medicine non convenzionali diverse dalla fitoterapia, medicina omeopatica, omotossicologia, agopuntura, medicina tradizionale cinese, medicina ayurvedica e medicina antroposofica e da quelle inserite nei LEA regionali "non sono accreditabili ai fini ECM".

Sul tema inteviene anche la Fnovi che ricorda le previsioni del Codice Deontologico, che "definisce chiaramente le caratteristiche di questo ambito ricompreso a tutti gli effetti nella professione". L'articolo 31 del Codice deontologico del Medico Veterinario recita: "La pratica delle Medicine non convenzionali in ambito veterinario è di esclusiva competenza del Medico Veterinario. Questa deve essere svolta nel rispetto dei doveri e della dignità professionali e nell’esclusivo ambito della diretta e non delegabile responsabilità professionale, a tutela della salute e del benessere degli animali".

Giovanni Gorga presidente di Omeoimprese, puntualizza che i medicinali omeopatici "sono farmaci approvati dall'Autorità sanitaria italiana, tanto che dal 1°gennaio 2019 saranno in vendita solo se completi di AIC, l'Autorizzazione all'immissione in commercio assegnata dall'Agenzia Italiana del Farmaco. La campagna lanciata oggi vuole " diffondere un corretto approccio ai nostri medicinali, troppo spesso vessati da una piccola parte della comunità scientifica".
In Italia, Omeoimprese calcola in 9 milioni le persone che ricorrono almeno una volta all'anno all'omeopatia. Nonostante una domanda in crescita, " fatturati delle aziende non abbiano brillato nel 2017, a causa del ritiro di quasi 10.000 dei 13.000 prodotti in commercio. Il comparto ha infatti chiuso con un -7,2%, passando da un fatturato di 349 milioni nel 2016, agli attuali 324 milioni, perdendo 2milioni di pezzi" - spiega Gorga- non solo a causa di "attacchi mediatici", ma anche" a seguito della regolamentazione prevista dalla legge, la quale ha consentito allo Stato di incassare oltre 4 milioni di euro relativi alle tariffe di registrazione. Ci siamo allineati a quanto richiesto dalla legge non senza sacrifici" - conclude il presidente di Omeoimprese.

Medicinale veterinario omeopatico- E' disciplinato dal Decreto Legislativo 193/2006 che lo definisce come "ogni medicinale veterinario ottenuto da sostanze denominate materiali di partenza omeopatici secondo un processo di fabbricazione omeopatico descritto dalla Farmacopea europea o, in assenza di tale descrizione, dalle farmacopee attualmente utilizzate ufficialmente dagli Stati membri".