Il monitoraggio era stato introdotto, come ulteriore controllo rispetto a quello già operato dalle Aziende sanitarie locali e comportava la comunicazione mensile al Ministero della salute da parte degli ordini provinciali dei farmacisti. Lo scopo era la rilevazione di eventuali abusi connessi ad una fase di prima attuazione delle agevolazioni prescrittive. Tuttavia, i risultati del monitoraggio hanno evidenziato "un ricorso residuale" alle prescrizioni da rinnovarsi volta per volta "e non ha rilevato alcun abuso o anomalia prescrittiva".
E' invece emerso "un progressivo incremento delle ricette a carico del Servizio sanitario nazionale dovuto all'efficacia delle semplificazioni"; inoltre il Ministero della salute provvede comunque al rilevamento automatico dei dati relativi alla prescrizione ed all'utilizzazione di farmaci nella terapia del dolore, anche attraverso la raccolta delle informazioni provenienti dalle regioni e province autonome.
Di qui l'abolizione del monitoraggio da parte del Ministero della Salute dopo aver sentito in proposito la FOFI. Le Aziende sanitarie locali comunicheranno al Ministero della salute le eventuali anomalie riscontrate sulle ricette effettivamente spedite e sul numero di confezioni dispensate e i conseguenti provvedimenti adottati.
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