Sono in corso le audizioni sulla proposta di modifica dello status del lupo. Audizione nelle Commissioni Politiche europee e Agricoltura della Camera dei Deputati.
Il Parlamento italiano sta esaminando la proposta di Direttiva della Commissione Europea per la modifica dello status di protezione del lupo. L'Italia e gli Stati Membri devono valutare se la proposta è conforme al principio di sussidiarietà, ossia se sussistono i presupposti affinchà la materia sia affidata al Legislatore Europeo. Le Commissioni competenti sono la XIV Politiche UE e Agricoltura hanno ascoltato, tra le altre, le audizioni informali di rappresentanti di CIA, Confagricoltura; rappresentanti della Cabina di regia del mondo venatorio; delle Comunità Valsugana e Tesino; della Provincia autonoma di Trento; di ISPRA; dell’Associazione italiana Wilderness; Federazione Trentina della Cooperazione; della Provincia autonoma di Bolzano.
La decisione di Berna e la modifica della Direttiva Habitat- La proposta dalla Commissione Europea fa seguito alla decisione del Comitato permanente della convenzione di Berna di modificare lo status di protezione del lupo da "rigorosamente protetto" a "protetto" . Dal punto di vista legislativo si tratterebbe di adeguare la Direttiva Habitat alla nuova decisione del Comitato (Convenzione) di Berna. Il Lupo verrebbe passerebbe dall'allegato IV all'allegato V della Direttiva.
I numeri- La Commissione si è anche basata su uno studio europeo sulla popolazione dei lupi nell'Unione Europea: 20.300 esemplari, con un trend in aumento. In sintesi, le preoccupazioni per i danni alla zootecnia superano quelle per la conservazione del lupo. Secondo i dati dell'UE, ripresi dal dossier della Camera dei Deputati, i lupi uccidono ogni anno circa 65.500 capi di bestiame (per circa il 73%, sono pecore e capre); considerando che ci sono 60 milioni di pecore nell'UE (dato riferito al 2023), i lupi rappresentano la morte di appena lo 0,065% del bestiame. Tuttavia, una corretta valutazione dell'impatto che il lupo può avere sull'allevamento deve anche tenere conto della distribuzione non uniforme della specie nel territorio degli Stati membri. I danni causati dai lupi al bestiame rappresentano una criticità per gli allevatori ma anche un costo per gli Stati membri, in quanto essi vengono indennizzati (circa 2 milioni di euro nel 2019). Prelievo e conservazione soddisfacente della specie- Attualmente, l'articolo 12 della direttiva Habitat vieta la cattura o l'uccisione deliberata, il disturbo deliberato, il deterioramento o la distruzione dei siti di riproduzione o delle aree di riposo. Con la modifica in questione questa protezione rigorosa cesserebbe di applicarsi al lupo. Il lupo passerebbe allo status di protezione di cui all'articolo 14 della direttiva Habitat, che impone agli Stati membri di adottare misure affinché il prelievo nell'ambiente naturale nonché il loro sfruttamento, siano compatibili con il loro mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente. In tutti i casi, gli Stati membri resterebbero liberi di mantenere un livello rigoroso di protezione del lupo.
Proposta di Direttiva che modifica la direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) per quanto riguarda lo status di protezione del lupo (Canis lupus)