• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31541
DIRETTIVA 2010/63/UE

Sperimentazione, iniziative per migliorare i principi "3R"

Sperimentazione, iniziative per migliorare i principi "3R"
La Commissione europea pubblica un report sullo stato di attuazione negli Stati Membri della Direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici

Il report analizza il periodo compreso tra il 2018 e il 2022 e si basa sui dati inviati dagli Stati membri, tutti tenuti ad aggiornare la Commissione ogni cinque anni sul recepimento della Direttiva 2010/63 Nella sintesi curata dalla UEVP (Unione of European Veterinary Practitioners) si evidenzano i principali punti di interesse della Commissione: formazione, valutazione dei progetti scientifici, quantità di animali allevati a scopi scientifici, sviluppo delle "3R" e provvedimenti adottati in caso di violazioni.

La Ue valuterà le competenze- La responsabilità della formazione ricade principalmente sugli Stati membri sulla base di requisiti di fondo stabiliti dalla UE.  Sebbene il mutuo riconoscimento della formazione riduca le duplicazioni tra gli Stati Membri, restano delle differenze nazionali. In questo contesto, la Commissione europea sottolinea che è attualmente in fase di sviluppo un modulo di e-learning sulla valutazione delle competenze.
Sulla base di questa relazione di analisi, la Commissione  sta sviluppando nuovi strumenti di formazione: nel 2025 saranno disponibili tredici moduli di e-learning, volti a garantire la competenza del personale addetto alla cura e all'utilizzo di animali a scopo scientifico.

I progetti "3R"- Diversi Stati membri hanno segnalato miglioramenti negli ultimi cinque anni, grazie in particolare a una migliore condivisione delle conoscenze. Ma restano criticità. Quando si valutano i progetti di ricerca, le domande devono essere esaminate attentamente per garantire che l'uso di animali sia giustificato e che i principi delle 3R (replacemente, reduction, refinement) siano applicati correttamente. La maggior parte degli Stati membri garantisce la trasparenza del processo, ma ci sono difformità tra gli Stati membri, sia nelle tempistiche che nella valutazione dei valutatori.

Surplus di animali allevati per l'utilizzo scientifico- E' osservabile una generale riduzione del 29%,  ma c'è ancora un surplus di impiego di animali a scopo scientifico. In questo contesto, la Commissione europea menziona iniziative volte a ridurre il surplus, fra cui  linee guida per la prevenzione del surplus sviluppate a livello nazionale.
Ci sono anche differenze di interpretazione nei termini "stabilimento" e "utilizzatore", "allevatore" e/o "fornitore", così che- osserva la Commissione europea - alcuni Stati membri possono concedere più autorizzazioni a uno stesso stabilimento, oppure più autorizzazioni dello stesso tipo all'interno di una stessa azienda o istituto di ricerca.
In termini di trasparenza sull'uso degli animali nella scienza, la Commissione europea ricorda il lancio di due database pubblici su statistiche annuali sull'uso degli animali e riassunti non tecnici dei progetti ("ALURES").

Sanzioni e ispezioni- La revoca delle autorizzazioni a stabilimenti e progetti risente, come tutto l'impianto sanzionatorio in generale, di notevole difformità da uno Stato membro all'altro. Quanto alle ispezioni,  mentre la maggior parte degli Stati membri ha rispettato l'obbligo di visitare un terzo dei propri stabilimenti utilizzatori ogni anno, la pandemia di COVID-19 ha comportato difficoltà in alcuni Stati membri con problemi di personale.

Tre nuovi documenti di orientamento- Per migliorare l'attuazione della direttiva, la Commissione ha elaborato tre nuovi documenti di orientamento, che riguardano animali geneticamente modificati, i report di progetti e valutazioni.

Eliminazione dei test cosmetici Alla luce della relazione, la Commissione europea si è inoltre impegnata a sviluppare una tabella di marcia per l'eliminazione graduale della sperimentazione sugli animali nell'ambito della sicurezza chimica, in risposta alle richieste dei cittadini europei di porre fine alla ricerca cosmetica con l'impiego di animali.  La tabella di marcia dovrebbe essere finalizzata all'inizio del nuovo mandato della Commissione europea.

pdfSECOND_EU_IMPLEMENTATION_REPORT_DIRECTIVE_2010_63.pdf1.65 MB