Gli sprechi alimentari riducono le risorse naturali e generano emissioni di gas a effetto serra. Per contrastarli, la Commissione Europea ha preparato una legislazione ad hoc.
Intervenire sugli sprechi e le perdite alimentari è un impegno della strategia "
Dal produttore al consumatore" (Farm to Fork Strategy). Per questo, la Commissione Europea ha predisposto una bozza di direttiva che introdurrà "obiettivi giuridicamente vincolanti" per creare un sistema alimentare più sostenibile. Dopo una consultazione pubblica nel corso del 2022, la
proposta è pronta per l'iter formale presso il Parlamento e il Consiglio Europeo.
L'adozione è prevista nel secondo trimestre del 2023.
Lo scopo della legislazione è duplice: da un lato limitare l'impatto della filiera alimentare sull'ambiente e sul clima, dall'altro garantire una maggiore disponibilità di alimenti per il consumo umano. Le azioni prevedono:
- sviluppo della bioeconomia, trasformando i rifiuti organici, i residui e gli scarti in nuove risorse
- riduzione degli sprechi alimentari del 50% entro il 2030 lungo la catena alimentare
Per aiutare gli Stati membri a quantificare lo spreco alimentare in ogni fase della catena alimentare, la Commissione ha definito una
metodologia di misurazione.La proposta di direttiva include incentivi sia per la filiera commerciale che per i consumatori. Fra le azioni, figurano donazioni di cibo invenduto e la valorizzazione del cibo non più destinato al consumo umano in mangimi, senza compromettere la salute umana o animale. In Italia le eccedenze alimentari sono già disciplinate, anche prevedendo donazioni attraverso una
legislazione antispreco risalente al 2016, che rappresenta un primato italiano nel panorama europeo.
Il 20% del cibo prodotto nell'Unione Europea diventa rifiuto alimentare che concorre- per l'8-10% al totale globale delle emissioni di gas serra. Sempre la Commissione calcola che ogni anno si producano 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, comprese le parti commestibili e non commestibili.
Lo spreco alimentare è una delle maggiori fonti di inefficienza nel settore filiera agroalimentare, osserva la Commissione che mette in luce un paradosso sistemico: lo spreco riduce risorse naturali limitate, come la terra, l'acqua e la biodiversità, risorse delle quali il sistema produttivo alimentare non può fare a meno.
Sprechi alimentari - obiettivi di riduzioneRisoluzione del Parlamento Europeo sulla proposta di direttiva Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2008/98/CE