Valutate dal Consiglio Agrifish le proposte di revisione della legislazione europea sul benessere animale. Le conclusioni dei Ministri europei dell'agricoltura.
Nella sessione del Consiglio "Agricoltura e pesca" che si è conclusa ieri a Bruxelles, i Ministri dei rispettivi Stati Membri hanno collegialmente ribadito l'importanza del benessere degli animali e invitato la Commissione a rivedere quanto prima la legislazione vigente, con particolare attenzione ai settori non ancora coperti da una normativa specifica dell'UE.
La Commissione si è impegnata a rivedere la legislazione dell'UE in materia di benessere degli animali entro la fine del 2023. Obiettivo del riesame è garantire livelli più elevati di benessere degli animali, allineare le norme esistenti alle più recenti conoscenze scientifiche, ampliarne l'ambito di applicazione e facilitarne l'attuazione, nonché rendere il sistema alimentare più sostenibile.
Il 4 ottobre 2022 la Commissione ha completato la valutazione dell'adeguatezza del quadro giuridico esistente e l'ha sottoposta al Consiglio Agrifish per uno scambio di vedute. In generale, la Commissione è dell'avviso che l'Unione Europea non abbia ancora raggiunto livelli ottimali di benessere degli animali e questo vale in particolare per gli animali riguardo ai quali non esiste attualmente una legislazione specifica, come le vacche da latte e i pesci d'allevamento.
Per i Ministri agricoli la criticità sta anche nelle differenti applicazione della normativa unionale, con conseguenti ostacoli al commercio. Ciò è dovuto in parte alla mancanza di chiarezza di alcune disposizioni. A chiusura del Consiglio di ieri, i Ministri hanno dichiarato che la loro priorità è che la revisione normativa assicuri una concorrenza più equa fra gli allevatori e gli operatori del settore alimentare.
Inoltre, data la situazione attuale in Europa, i cambiamenti in materia di benessere degli animali devono essere affrontati in modo graduale e prudente, in modo da non compromettere la vitalità economica degli agricoltori e non pregiudicare la sostenibilità della produzione alimentare nell'UE.