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REPORT MAGGIO 2022

DgSante: report sul settore lattiero-caseario italiano

DgSante: report sul settore lattiero-caseario italiano
Gli ispettori europei promuovono il sistema nazionale dei controlli. Nelle regioni scelte per l'audit le carenze rilevate sono dovute a scarsità di personale.


Il rapporto descrive l'esito di un audit condotto in Italia nel maggio scorso dalla Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea. L'obiettivo dell'audit era la valutazione dei controlli ufficiali relativi alla sicurezza del latte e dei prodotti lattiero-caseari. Gli ispettori europei si sono basati su prove documentali e colloqui con le autorità competenti, anche in videoconferenza, e da sopralluoghi in alcuni stabilimenti lattiero-caseari.

In Italia, i provvedimenti legislativi e amministrativi che riguardano il settore lattiero-caseario e nazionale sono coerenti con la normativa europea e anche le deroghe sono in linea con il diritto dell'UE.
Le Autorità Competenti (AC) responsabili del sistema di controllo ufficiale sono chiaramente individuate e rispondono ad una struttura e ad una organizzazione adeguata. Sono dotate di compiti e di poteri altrettanto adeguati e possono intraprendere la necessarie azioni esecutive in caso di non conformità.

Tuttavia, l'Autorità Competente, regionale e locale, delle 3 Regioni scelte dalla DgSante per l'audit sono risultate carenti di personale, (Veneto, Valle d'Aosta e Campania) tanto da rendere necessaria una stretta collaborazione tra le diverse aree per riuscire a mantenere un livello adeguatamente efficace di controllo ufficiale. Al riguardo il Ministero della Salute ha risposto che in alcune AULSS del Veneto i controlli ufficiali sulle aziende lattiero-casearie sono eseguiti dai veterinari afferenti al servizio veterinario di Sanità animale (Area A), per mancanza di personale nel SIAPZ o per motivi organizzativi

L'implementazione dei controlli previsti è stata ampiamente soddisfacente in 2 delle 3 regioni prese in esame dall'audit. In particolare, la Campania risulta non avere raggiunto i suoi obiettivi annuali nel periodo 2019-2021. Il Ministero della Salute ha riscontrato il rapporto, spieganco che in Campania gli obiettivi annuali programmati non sono stati raggiunti a causa della carenza di personale. Detta carenza è stata risolta con l’assunzione di veterinari delle ASL di circa 100 Veterinari Ufficiali tra il 2021 e il 2022 per affrontare anche la situazione epidemiologica sfavorevole relativa alla brucellosi nei bufali. Altra concausa del mancato raggiungimento degli obiettivi è, ovviamente, da attribuire alla situazione pandemica dovuta al Covid 19. Quest’ultima ha determinato una brusca diminuzione delle attività nel corso del 2020, ma una ripresa nel 2021, nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria e la possibilità di ridurre i controlli ufficiali fino al 50 %, secondo criteri condivisi dal Ministero della Salute, in cui si sono registrati il 66% dei controlli ufficiali programmati (86 effettuati su 130).

I flussi di comunicazione e di collaborazione tra i diversi livelli delle autorità competenti coinvolte nel settore lattiero-caseario sono risultate ben consolidate e generalmente efficaci. Anche il sistema delle notifiche al sistema RASFF funziona in modo efficace.

Il sistema di approvazione degli OSA (Operatori Settore Alimentare) fornisce garanzie che le imprese alimentari ammesse al riconoscimento risultino munite di un nulla osta valido, attestante che le attività svolte sono state autorizzate e che gli OSA rispetta no pienamente i requisiti normativi.

Le aziende lattiero-casearie sono sottoposte a regolari controlli ufficiali per verificare la salute e il benessere degli animali e il corretto uso dei medicinali veterinari. Per contro, le verifiche sul rispetto della normativa in materia di igiene vengono generalmente condotte solo in una limitata percentuale di aziende.

Il sistema verifica che gli OSA rispettino i requisiti obbligatori del latte bovino, ovicaprino e di bufala, generalmente con la stessa frequenza. Le non conformità sulla qualità del latte crudo, inclusi i residui di sostanze inibenti, vengono efficacemente rilevate e superate dall'industria dall'industria lattiero-casearia, comè è generalmente emerso dai controlli ufficiali in azienda.

Il sistema dei controlli ufficiali è basato sul rischio e copre l'intero settore lattiero-caseario. Le Autorità competenti applicano procedure, check list e disposizioni volte a garantire l'uniformità e la coerenza dei controlli ufficiali. Tuttavia, la loro implementazione non porta a fare effettivamente rispettare gli obblighi degli operatori con riguardo a campionamento, etichettatura, tracciabilità e procedure HACCP.

Il sistema dei controlli ufficiali non applica efficacemente gli obblighi degli operatori in fatto di animal by-products (ABP) di origine lattiero-casearia (categorizzazione, trasporto e utilizzo).

Il rapporto contiene raccomandazioni per affrontare le carenze, alle quali le autorità italiane hanno già risposto.



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