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LA RISPOSTA

Avicoli, UE: risparmio energetico è secondario al benessere

Avicoli, UE: risparmio energetico  è secondario al benessere
Non convince la Commissione Europea la richiesta di modificare le regole europee pre ridurre i costi di riscaldamento negli allevamenti avicoli.


L'EFSA sta sviluppando un parere scientifico sul benessere dei polli che includerà anche dati scientifici aggiornati sui requisiti di spazio e sui tassi di popolamento degli allevamenti avicoli. Lo riferisce la Commissione Europea, in risposta alla interrogazione scritta dell'europdeputato  Jan Huitema (Paesi Bassi). 

L'interrogante afferma che il riscaldamento degli alloggi è la principale fonte di consumi energetici. Alle sue  richieste di modificare i requisiti del regolamento UE n. 543/2008 -o di tollerare tassi di allevamento più elevati nelle prime settimane -la Commissione (qui la risposta scritta) controbatte che le esigenze di risparmio non possono incidere negativamente sul benessere degli animali. 

La Commissione chiarisce che i tassi di popolamento per l'allevamento di pollame all'aperto sono stabiliti dal regolamento (CE) n. 543/2008  (norme di commercializzazione per le carni di pollame).La proposta di Huitema per ridurre il consumo negli allevamenti avicoli è di posizionare delle pareti gonfiabili temporanee nei pollai per ridurre l'area da riscaldare. Tuttavia, questa innovazione non può essere utilizzata dagli allevatori estensivi di pollame, in quanto il regolamento (UE) n. 543/2008 prevede che sia tenuto un numero massimo di capi per metro quadrato e non tiene conto, solamente, del numero di chilogrammi di peso vivo per area. 

Secondo il regolamento, il tasso di allevamento dei polli ruspanti è determinato da due componenti: un massimo di 13 capi e non più di 27,5 kg di peso vivo per metro quadrato. Il numero di capi per area fissa il limite nelle prime settimane e il peso massimo riguarda la fine del periodo di ingrasso.

L'abolizione del limite di un numero massimo di capi e il solo mantenimento di una densità massima di allevamento in kg di peso vivo comporterebbe durante le prime settimane di ingrasso tassi di allevamento molto elevati. Il che certamente solleverebbe preoccupazioni per il benessere degli animali- secondo la Commissione. Gli animali dovrebbero affrontare per questo restrizioni nell'eseguire comportamenti naturali come giocare e correre, che è una necessità in particolare nelle prime settimane della loro vita.

La proposta del deputato olandese non può quindi essere accolta dalla Commissione.



La Commissione sta rivedendo le norme dell'UE sul benessere degli animali nel quadro della sua strategia "Dal produttore al consumatore". Se l'esito di questa revisione suggerirà modifiche alle norme di commercializzazione per la carne di pollame, saranno prese le misure appropriate.