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AUDIT DGSANTE

Pesticidi, Italia a DgSante: sostenibilità e controlli ufficiali

Pesticidi, Italia a DgSante: sostenibilità e controlli ufficiali
Sebbene l'Italia sostenga l'agricoltura biologica a basso uso di pesticidi, non esiste alcun sistema per verificare l'attuazione dei principi generali da parte degli utilizzatori professionali.

In Italia ci sono "notevoli carenze nell'attuazione della direttiva 2009/128/CE". Le autorità centrali non dispongano di un quadro completo e aggiornato dello stato di attuazione della direttiva per carenze di rendicontazione. "Si stima che il 50 % delle attrezzature per l'applicazione di pesticidi attualmente in uso non sia ispezionato e certificato, e ciò dopo più di quattro anni dalla scadenza prevista per legge". Inoltre, "i livelli di pesticidi in circa il 20 % delle acque superficiali e il 5 % delle acque sotterranee superano i limiti regolamentari".

La DG (SANTE) ha pubblicato gli esiti dell'audit svolto in Italia, a marzo del 2021 per verificare lo stato dell'arte sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi secondo la direttiva del 2009. Per gli ispettori europei, "le autorità competenti non mostrano sollecitudine nell'affrontare le carenze significative nell'attuazione della direttiva 2009/128/CE".

La DG europea riconosce che gli utilizzatori sono formati e certificati come previsto e che l'uso dei prodotti fitosanitari più pericolosi è diminuito dal 2011 più che nel resto dell'Unione, ma a livello complessivo la performance di riduzione dell'uso e del rischio è la metà di quella europea. Inoltre, l'Italia ha adottato il suo primo piano d'azione nazionale (PAN) nel 2014, "con un ritardo di 14 mesi" e senza specificare "alcun obiettivo quantitativo". Senza una correzione di rotta sarà difficile anche centrare gli obiettivi della strategia "Dal produttore al consumatore"- avvertono gli ispettori. 

La relazione di audit ha formulato diverse raccomandazioni rivolte alle autorità italiane, tra cui la quella di provvedere a che il piano d'azione nazionale sia riveduto almeno a cadenza quinquennale.

La risposta dell'Italia - L'analisi delle autorità italiane riconosce "l'assenza di obiettivi quantitativi" e che il coordinamento e la comunicazione sono "insufficienti".
Il Ministero della Salute mette in campo il nuovo decreto legislativo n. 27/2021 (controlli ufficiali) entrato in vigore dopo l'audit il 26 marzo 2021. Il decreto assegna alle autorità competenti compiti di controllo ufficiale anche sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Inoltre, "nel nuovo PAN (Piano di Azione Nazionale)  saranno individuate le modalità di coordinamento tra le Amministrazioni centrali e regionali, finalizzato a disciplinare l’attività di controllo tenendo conto delle competenze attribuite a ciascuna Autorità". L'ultimo PAN è scaduto nel 2019.

La Commissione Europea- Il 25 gennaio scorso, in risposta ad una interrogazione dell'eurodeputata Eleonora Evi, la Commissaria alla Salute Stella Kyriakides ha ribadito che "sia il ritardo nell'adozione del piano d'azione nazionale iniziale che il persistente ritardo nell'adozione del piano d'azione nazionale riveduto costituiscono violazioni dell'articolo 4 della direttiva 2009/128/CE".
"La Commissione - ha concluso- continuerà a seguire tale vicenda sollecitando le autorità italiane a provvedere affinché tutte le raccomandazioni formulate nella relazione di audit trovino applicazione in maniera tempestiva ed efficace".

pdfRELAZIONE_FINALE_AUDIT_DGSANTE_2021-7298.pdf466.03 KB

Sustainable use of pesticides and aspects of the authorisation of PPPs