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REPORT SCIENTIFICO

HPAI in Europa, EFSA: preoccupante varietà di virus

HPAI in Europa, EFSA: preoccupante varietà di virus
Persiste la circolazione dei virus HPAI negli uccelli selvatici migratori e residenti. EFSA: "Un rischio per l'industria del pollame in Europa anche nei prossimi mesi".


"Il frequente verificarsi di incursioni di HPAI A(H5) negli allevamenti commerciali (compresi i tipi di produzione di pollame considerati a basso rischio di influenza aviaria) solleva preoccupazioni circa la capacità delle misure di biosicurezza applicate di prevenire l'introduzione del virus"
. Lo dichiara l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) in un parere appena pubblicato. La persistenza e la circolazione continua osservate dei virus HPAI negli uccelli selvatici migratori e residenti- dichiara-  continueranno a rappresentare un rischio per l'industria del pollame in Europa nei prossimi mesi.

Secondo gli esperti, "dovrebbero essere attuate strategie di preparazione a breve termine e di prevenzione a medio e lungo termine, compresa la revisione e il rafforzamento delle misure di biosicurezza, la riduzione della densità degli allevamenti commerciali di pollame e le possibili strategie di vaccinazione appropriate".

I dati in Europa tra settembre e dicembre 2021 - Tra il 16 settembre e l'8 dicembre 2021, sono stati segnalati 867 rilevamenti di virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in 27 paesi UE/SEE e nel Regno Unito nel pollame (316), negli uccelli selvatici (523) e in cattività (28). Le rilevazioni nel pollame sono state riportate principalmente dall'Italia (167) seguita da Ungheria e Polonia (35 ciascuna). La maggior parte dei rilevamenti negli uccelli selvatici è stata segnalata da Germania (280), Paesi Bassi (65) e Regno Unito (53).

Analisi genetica
- I risultati dell'analisi genetica indicano che alcuni dei virus HPAI A(H5N1) caratterizzati rilevati in Svezia, Germania, Polonia e Regno Unito sono correlati ai virus che circolano in Europa dall'ottobre 2020; nell'Europa settentrionale, centrale, meridionale e orientale è stato introdotto un nuovo virus riassortinte A(H5N1) a partire da ottobre 2021.
L'HPAI A(H5N1) è stato rilevato anche in specie di mammiferi selvatici in Svezia, Estonia e Finlandia; alcuni di questi ceppi finora caratterizzati presentano un marker adattativo che è associato ad una maggiore virulenza e replicazione nei mammiferi.

Analisi del rischio- Sono state segnalati dalla Cina 13 infezioni umane dovute al virus HPAI A(H5N6) e due casi umani dovuti al virus LPAI A(H9N2). Alcuni di questi casi A(H5N6) sono stati causati da un virus che possedeva un gene HA strettamente correlato ai virus A(H5) circolanti in Europa. Il rischio di infezione per la popolazione generale nell'UE/SEE è valutato come basso, e per le persone esposte per motivi di lavoro, da basso a medio, con grande incertezza a causa dell'elevata diversità di virus circolanti nelle popolazioni di uccelli- conclude il parere.

Avian influenza overview September – December 2021