Agricoltura biologica nella UE: è fondamentale ma va rinviata

La Commissione europea ha proposto di posticipare di un anno, dal 1 gennaio 2021 al 1 gennaio 2022, l'entrata in vigore della nuova normativa sul biologico.


Il commissario europeo all'agricoltura Janusz Wojciechowski ha proposto di rinviare di un anno l'entrata in vigore del nuovo quadro giuridico sull'agricoltura biologica.  Lo riferisce l'agenzia ANSA.  La proposta di rinvio dovrà essere approvata dal Consiglio e dall'Europarlamento, ma  una nota del presidente della Commissione agricoltura Norbert Lins (Ppe, Germania), ha già dato la sua disponibilità e contestualmente ha riferito la volontà di "iniziare a esaminare con più attenzione le norme di esecuzione".

Il regolamento Ue sul biologico, approvato nel 2018 a oltre 11 anni dal primo, prevede infatti l'adozione di numerose e complesse norme tecniche, con conseguenze importanti per la produzione, la certificazione e i controlli nel settore. La scadenza del 1 gennaio 2021 non è più considerata verosimile.  Soddisfazione è stata espressa da Eduardo Cuoco di Ifoam Europa, che rappresenta le imprese del settore biologico. "Rinviare - ha detto - è una decisione saggia che consentirà di terminare adeguatamente il lavoro sul diritto derivato".

L'agricoltura biologica è considerata fondamentale nella transizione verso un sistema alimentare più sostenibile e una migliore protezione della biodiversità. La Commissione sosterrà il settore dell'agricoltura biologica attraverso un quadro programmatico e giuridico con l'obiettivo che entro il 2030 il 25 % dei terreni agricoli dell'Unione siano destinati all'agricoltura biologica.

L'adozione del piano era prevista per l'inizio del 2021. Da settembre, sul nuovo piano d'azione per l'agricoltura biologica è in corso una consultazione pubblica.

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