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RISOLUZIONE A STRASBURGO

Cambio dell'ora, un rischio per il bioritmo degli animali allevati

Cambio dell'ora, un rischio per il bioritmo degli animali allevati
Il 2021 potrebbe essere l'ultimo anno del "seasonal change", il cambio dell'ora da solare a legale negli Stati Membri.

Il Parlamento europeo ha votato per la soppressione dei cambi stagionali dell'ora (discontinuing seasonal changes of time). Sulla proposta avanzata un anno fa dalla Commissione Europea, la plenaria di Strasburgo il 26 marzo scorso si è detta favorevole, rafforzando la tesi abolizionista con considerazioni sul benessere animale.

Secondo l'Europarlamento, la situazione degli allevatori e degli animali allevati è un buon esempio di come -sull'ora legale- ci siano  dei ripensamenti e che, in definitiva, ciò che è peggio è proprio il doppio cambio stagionale, di marzo e ottobre. Quindi va abolito.

Inizialmente, spiega la risoluzione, l'ora legale venne ritenuta incompatibile con le pratiche agricole, si riteneva che rendesse più difficile l'immissione dei prodotti o degli animali sul mercato e- poiché le vacche seguono il loro ritmo naturale di mungitura- si era anche ipotizzata una riduzione della produzione di latte. Tuttavia, le attrezzature e le pratiche agricole hanno rivoluzionato l'allevamento al punto da vanificare la maggior parte di queste preoccupazioni, "anche se permangono preoccupazioni circa il bioritmo animale"- annota il relatore della risoluzione, l'europarlamentare svedese Marita Ulvskog.

Il Parlamento europeo ha chiesto di modificare i "considerando" della legislazione in lavorazione e di fare entrare nel testo il concetto che più dell'ora legale, sono i cambi stagionali dell'ora ad avere un'incidenza negativa sul benessere degli animali, il che è evidente, ad esempio, nel settore agricolo, ove ne risente la produzione di latte vaccino". Per l'Europarlamento, la questione  "ha importanti ripercussioni, sia sulla salute dei cittadini, a causa degli effetti sul bioritmo, sia per la salute degli animali".

Meglio dunque tornare all'ora solare e attenervisi tutto l'anno. Gli Stati Membri che lo vorranno saranno liberi di continuare a portare avanti le lancette di un'ora da marzo a ottobre.

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 26 marzo 2019