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PAC POST 2020

Benessere animale, bene immateriale o bene pubblico?

Benessere animale, bene immateriale o bene pubblico?
Se il benessere animale è un "intangible asset" come si misurera il suo finanziamento? Ne ha discusso a Bruxelles l'Intergruppo sul benessere degli animali nella PAC


Il benessere degli animali allevati è all'interno del nuovo quadro legislativo della PAC post 2020. Ma nei documenti di riforma della Politica Agricola Comune (PAC) l'animal welfare figura più come principio ideale che valore sostanziale. Come misurarne i costi e i finanziamenti?
Di questo si è parlato (video) il 5 luglio scorso nel corso dell' Intergroup meeting on animal welfare in the CAP, i cui esiti vengono riferiti dal notiziario Euralia di UEVP (Unione dei Veterinari Pratici Europei). Fra i nodi da sciogliere c'è anche il problema di conciliare il benessere animale con gli obiettivi di incremento produttivo della PAC.

Nell'attuale proposta di riforma, il benessere degli animali viene riconosciuto come un bene immateriale (intangible asset) dai due pilastri finanziari della PAC: pagamenti diretti e misure di mercato (Pilar I) e sviluppo rurale (Pilar II).  La nuova PAC dà una maggiore flessibilità agli Stati membri in materia di gestione dei fondi: saranno quindi loro a decidere in merito all'assegnazione dei fondi tra i due Pilastri.

Nei testi di Bruxelles, si dichiara l'intento di "andare oltre i requisiti minimi di legge, stabiliti dalla UE e dalle legislazioni nazionali" in fatto di benessere animale e anche di migliorare la risposta dell'Agricoltura europea ad un opinione pubblica che chiede alimenti sicuri e sostenibili ottenuti con prassi rispettose del benessere degli animali allevati.


Il deputato italiano Herbert Dhorfmann (PPE, IT) ha sottolineato l'esigenza di stabilire obiettivi chiari, comprensibili e trasparenti per la PAC, compresi quelli sul benessere degli animali . Secondo Joe Moran , consulente politico di Eurogroup per gli animali, l'attuale proposta di riforma non riesce a realizzare investimenti e azioni per migliorare il benessere degli animali nè  a fornire un budget dedicato per le misure in questo campo.  La proposta è stata di riconoscere il benessere degli animali come un "public good" e che i pagamenti vadano ai sistemi aziendali che attuano misure superiori agli standard legislativi.


Il pacchetto di riforma della PAC è formato da tre regolamenti (1 , 2 , 3).