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VETERINARY SURGEON

Liberalizzare di più le professioni sanitarie in Europa?

Liberalizzare di più le professioni sanitarie in Europa?
Oggi la Commissione IMCO darà il proprio parere sul test di proporzionalità che la Commissione Europea vuole sottoporre agli Stati Membri.

E' necessaria una riforma europea delle professioni regolamentate? La Commissione Europea non ha ancora risposto, ma ha intenzione di avviare una verifica (test di proporzionalità) su quali e quante restrizioni siano ancora vigenti negli Stati Membri e se tali restrizioni contrastino con gli obiettivi della Direttiva Qualifiche (Direttiva 2013/55/UE recante modifica della direttiva 2005/36/CE) che favorisce la libertà di esercizio professionale nel mercato economico-professionale comunitario.
Alla fonte del processo di verifica, ci sono le raccomandazioni formulate dalla Commissione nel documento del 10 gennaio 2017 sulla riforma di sette professioni "chiave" per l'economia (architetti, ingegneri civili, contabili, avvocati,consulenti in proprietà industriale, agenti immobiliari e guide turistiche) fra le quali non sono ricomprese quelle sanitarie.

Professioni sanitarie dentro o fuori? Il Parlamento Europeo non si è ancora espresso sulle intenzioni della Commissione, ma sta elaborando una proposta di relazione. Quella dell''eurodeputato Andreas Schwab, calendarizzata oggi in Commissione IMCO (Mercato Interno), tende ad escludere l'ambito sanitario dal test di proporzionalità, in ragione del loro 'pubblico interesse'.
Il relatore Schwab punta a mettere da parte "i servizi sanitari", del resto già esclusi dal campo di applicazione della Direttiva Servizi. Per "servizi sanitari" il relatore fa riferimento alla definizione europea che riguarda i servizi "resi alla persona": "attività volte a valutare, mantenere o ripristinare le condizioni di salute dei pazienti, indipendentemente dal fatto che detti servizi siano o meno assicurati nel quadro di stabilimenti di cura".
Il deputato italiano Nicola Danti, relatore ombra e firmatario di una proposta di relazione alternativa, evidenzia che la regolamentazione delle professioni agisce per il conseguimento di obiettivi di pubblico interesse, fra i quali figura la sanità pubblica. Secondo Danti, la Commissione non dovrebbe limitarsi ad una valutazione quantitativa delle restrizioni vigenti negli Stati Membri, ma dovrebbe svolgerne anche una "qualitativa, che comprenda gli obiettivi di interesse generale e la qualità del servizio fornito".
L'europarlamentare Richard Sulík chiede di evidenziare alla Commissione Europea che "il settore della sanità rappresenta il 40% di tutte le professioni regolamentate nel mercato unico" e di ricordare che questo settore rientra già nella direttiva qualifiche (professione veterinaria inclusa). Dunque i servizi professionali della salute non dovrebbero sfuggire al raggio d'intervento della Commissione Europea; quest'ultima, secondo il deputato sloveno, dovrebbe fornire "orientamenti agli Stati membri per il settore della sanità".

Indicatori di restrittività- La Commissione intende mettere sotto verifica i seguenti gruppi di restrizioni:
-approccio normativo: attività riservate esclusive o condivise, titolo protetto;
-requisiti relativi alle qualifiche: anni di istruzione e formazione, esame di Stato obbligatorio, obblighi di sviluppo professionale continuo, ecc;
- altri requisiti, quali l'iscrizione o registrazione obbligatoria a un ordine professionale, la limitazione del numero di licenze concesse, altri requisiti relativi alle autorizzazioni, ecc.;
-requisiti relativi all'esercizio: restrizioni sulla forma societaria, requisiti sull'assetto proprietario, restrizioni sull'esercizio congiunto delle professioni, incompatibilità tra attività.
Parallelamente, la Commissione ha avviato studi sulla qualità dei servizi professionali.

Veterinary Surgeon- A lunga scadenza, Bruxelles punta ad una armonizzazione delle regole dei servizi professionali prestati sul mercato comunitario, un obiettivo ad oggi mancato. Per una ricognizione dell'esistente, la Commissione Europea  ha imposto agli Stati membri di inserire le loro regolamentazioni nazionali nella banca dati delle professioni regolamentate.
Nella banca dati europea, la professione di Veterinario (Veterinary Surgeon) è descritta come regolata dal  Regio Decreto n. 1265 del 1934 art. 99 e 100 (Testo Unico delle Professioni Sanitarie) e dal DM 16/03/2007 (Determinazione delle classi di laurea magistrale), rientrante nel campo di applicazione della Direttiva Qualifiche: il riconoscimento del titolo non è automatico da uno Stato Membro all'altro bensì sottoposto a verifica preliminare, mentre non lo è l'esercizio temporaneo della professione.
Autorità competente: Ministero della Salute
Tipo di regolamentazione: attività riservata.
Descrizione: Prevenzione, diagnosi e cura delle malattie degli animali, ivi compreso l'approccio chirurgico.
Durata studi: 5 anni
Esistenza di tirocinio obbligatorio: sì
Obbligo di esame di stato: sì
Obbligo di iscrizione all'Albo: sì
Restrizioni territoriali: no
Limitazioni al numero di licenze concesse:no
Restrizioni relative alla partecipazione o ai diritti di voto:no
Restrizione alla forma/tipo aziendale per esercitare:no
Divieto di esercizio congiunto: no
Requisito per l'assicurazione professionale: sì
Requisiti di assicurazione per la transfrontaliera: no

pdfPROGETTO_DI_RELAZIONE_DEL_RELATORE_ANDREA_SCHWAB.pdf288.64 KB
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Progetto di relazione Nicola Danti
Attuazione della direttiva 2005/36/CE per quanto riguarda la regolamentazione e la necessità di riforma dei servizi professionali
Emendamenti al Progetto di relazione