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CATENA ALIMENTARE

Da 70 leggi a 5. Meno burocrazia e meno tasse per gli OSA

Da 70 leggi a 5. Meno burocrazia e meno tasse per gli OSA
Allevatori e operatori del settore alimentare sopportano costi e oneri burocratici troppo alti. Meno leggi meno costi.

La catena alimentare è oggi regolata da quasi 70 atti legislativi. Il pacchetto di riforme adottato il 7 maggio dalla Commissione Europea ridurrà l'intera normativa comunitaria a 5 atti legislativi. L'obiettivo – che Bruxelles conta di raggiungere dal 2016- è di diminuire la burocrazia legata a processi e procedure cui sono soggetti agricoltori, allevatori e operatori del settore alimentare (produttori, trasformatori e distributori), così da agevolare lo svolgimento delle loro attività professionali.

La semplificazione prevede una radicale revisione della legislazione comunitaria sui controlli ufficiali della catena alimentare e sulla sanità animale. Una legislazione "più intelligente" come la definisce l'Esecutivo comunitario avrà anche favorevoli ripercussioni su PMI e microimprese, che vengono esonerate dagli elementi più costosi e complessi della legislazione.

Il vigente sistema di tasse destinate a finanziare l'attuazione effettiva di tali controlli verrà tradotto in un sistema sostenibile lungo tutta la catena agroalimentare, che verrà esteso ad altri settori di tale catena, che attualmente non vi sono soggetti. Al fine di proteggere la loro concorrenzialità, le microimprese saranno esonerate dall'obbligo di pagare tali tasse, ma non da quello relativo ai controlli.

Da un documento elaborato dalla DGSANCO (Directorate - General for Health and Consumer Protection) a seguito di lavori preparatori finalizzati alla revisione, risulta che, attualmente, 18 Stati membri non riescono a coprire i costi dei controlli ufficiali, mentre 6 riescono a coprirli solo in alcuni settori. La prospettiva è quella di ampliare il novero delle attività per le quali prevedere l'imposizione di tasse o tariffe per sostenere i costi dei controlli ufficiali.

In linea con la Strategia 2020, anche l'Unione Europea dovrà beneficiare delle semplificazioni a fini di risparmio. Durante la Conferenza Economics of animal health: a price worth paying?, che si è svolta il 3 ottobre 2012 a Bruxelles in occasione della Settimana Europea della Veterinaria, il Commissario Europeo alla Salute ha dichiarato che "economia e veterinaria dovranno lavorare insieme per un utilizzo efficace ed efficiente delle risorse da investire nella salute animale". "Per esempio- spiegava l'allora Commissario Dalli- stiamo studiando una proposta di revisione delle certificazioni ufficiali, attualmente richieste dalla legislazione europea sulla macellazione. In questo ambito, la semplificazione potrebbe portare fino a 80 milioni di euro di risparmio annuale senza compromettere i livelli più elevati di sicurezza dei cittadini europei".

La Commissione si attende che le imprese traggano benefici dall'applicazione di regole più semplici, basate sulle conoscenze scientifiche e su criteri di gestione del rischio, che saranno all'origine di processi più efficienti, di una riduzione degli oneri amministrativi e di provvedimenti atti a finanziare e rafforzare il controllo e l'eradicazione delle malattie animali e dei parassiti dei vegetali. I consumatori beneficeranno di prodotti più sicuri e di un sistema più efficiente e trasparente di controllo della catena agroalimentare.

Dichiarazione stampa del Commissario Europeo alla sanità, Tonio Borg