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ANMVI SOLLECITA L’UEVP SULLA RIFORMA DELL’IVA

ANMVI SOLLECITA L’UEVP SULLA RIFORMA DELL’IVA
Nel corso dell'Assemblea UEVP che si è svolta a Bruxelles il 17 novembre, ANMVI ha chiesto iniziative per partecipare ai lavori di revisione della normativa comunitaria in materia di imposta sul valore aggiunto. Mentre Europa e Italia si palleggiano le competenze sulle aliquote, è necessario lavorare contemporaneamente ai fianchi Bruxelles e Roma.

 

L'UEVP (Unione of European Veterinary Practitioners) sia attenta e partecipe della riforma dell'IVA in Europa. Nel corso dell'Assemblea di Bruxelles il 17 novembre, il delegato ANMVI per l'Italia, Giuliano Lazzarini, ha proposto al Presidente Pinter Zsolt (HU) di portare la questione nell'agenda della UEVP, insieme ad una maggiore attenzione per le politiche economiche e fiscali dei liberi professionisti europei.

Il mercato delle prestazioni libero professionali, la direttiva qualifiche", la libertà di stabilimento dei professionisti impongono valutazioni anche sulla competitività dei medici veternari in Europa e fra Stati Membri. La disparità di trattamento fiscale che grava sulle prestazioni veterinarie in Europa era stata una delle valutazioni che avevano portato il Ministero dell'Economia italiano a suggerire la strada europea.

Ad ottobre, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione sul futuro dell'IVA, una risposta al Libro verde della Commissione e un contributo alla preparazione della futura strategia europea sul futuro dell'IVA, attesa per la fine di quest'anno. I deputati hanno chiesto l'armonizzazione dei regimi IVA ed esenzioni. Ma solo per le piccole imprese e le organizzazioni non governative. Nessun riferimento ai professionisti, alle prestazioni sanitarie e alle prestazioni medico veterinarie in particolare.

"L'armonizzazione delle aliquote- ha riferito Lazzarini- deve comprendere anche i liberi professionisti gravati da una notevole pressione fiscale . Riteniamo, inoltre, che l'armonizzazione debba comprendere sia il regime IVA agevolato (farmaci 10 %) sia quello ordinario legato alle cure veterinarie ed ai prodotti peri pets".

Se non che, in Europa ai professionisti si risponde che la materia è disciplinata dagli Stati Membri con il risultato che Bruxelles e Roma si palleggiano responsabilità e iniziative con esiti inconcludenti.

Il Presidente Zsolt ha, invece, manifestato interesse verso l'istanza sollevata dal delegato italiano Lazzarini.