Incentivi per gli investimenti tecnologici e per le aggregazioni professionali. Li chiede Confprofessioni in audizione sulla Legge di Bilancio: ritardi nella delega fiscale.
In audizione sulla Legge di Bilancio, davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato, Confprofessioni ha rimarcato che "gli incentivi per la digitalizzazione fin qui stanziati si sono rivolti quasi esclusivamente alle imprese", sostenendo al contrario "la necessità di individuare nuove risorse per sostenere l’economia e le attività professionali".
La Confederazione presieduta da Gaetano Stella ha chiesto un bonus digitalizzazione: "Investire risorse nella modernizzazione digitale degli studi professionali – attraverso incentivi all’acquisto, allo sviluppo, e all’apprendimento delle infrastrutture digitali – significa arricchire le competenze dei professionisti e renderli più competitivi in un mercato dei servizi professionali sempre più concorrenziale".
Riforma degli incentivi- La richiesta di Confprofessioni è di velocizzare la riforma degli incentivi e di destinare alle attività professionali specifiche risorse "anche legate ai fondi del Pnrr".
Società e aggregazioni tra professionisti- Tra le misure che non sono ancora state attuate dalla delega fiscale, c'è la disciplina tributaria delle Società tra professionisti. Confprofessioni sollecita l’attuazione del principio di neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali.
Dai primi decreti attuativi della riforma fiscale, "ci aspettiamo di più sul tema delle semplificazioni - afferma Stella- nonchè nel rapporto fisco contribuente, "dove non cogliamo ancora quel salto di qualità che riteniamo necessario».
La piena attuazione della delega fiscale e la riforma degli incentivi, "passaggi ineludibili di una strategia per la crescita"- afferma Confprofessioni.
Testo integrale dell'audizione