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Polizze catastrofali obbligatorie: si va verso il rinvio

Polizze catastrofali obbligatorie: si va verso il rinvio
Troppi dubbi: il Governo valuta una proroga. Incerti gli eventi da assicurare. E la convenzione tra SACE e assicuratori non c'è ancora.
La scadenza del 31 marzo sarà prorogata, anche se non sono ancora noti i termini del rinvio. Il Ministero delle Finanze, pubblicando in Gazzetta Ufficiale il decreto 30 gennaio 2025 ha fatto scattare il conto alla rovescia di un obbligo che coinvolge tutte le imprese iscritte alla Camera di Commercio, in qualsiasi sezione e per qualunque attività. 
Ma il 31 marzo non ci saranno prodotti assicurativi pronti ad assolvere al nuovo obbligo, soprattutto per l'assenza di una chiara identificazione dei fenomeni estremi contro i quali assicurarsi.

Eventi calamitosi e catastrofali - Non è chiaro il campo di applicazione, nonostante le definizioni date dal decreto regolamentare. Si tratta di alluvioni, inondazioni, esondazioni, sisma e frane, tuttavia manca la relazione tecnica del Governo, sulla quale il Consiglio di Stato aveva chiesto precisazioni, lo scorso mese di novembre, pur dando il via libera al decreto. Sarebbero rimborsabili gli alluvioni come quelli del 2023 in Emilia Romagna, ma non la bomba d'acqua su Milano a giugno del 2024. Fenomeni vulcanici  e bradesismi come quello in corso ai Campi Flegrei non sarebbero comperti, diversamente dal sisma del 2009 a L'Aquila. Le tipologie di eventi coperti, in sintesi, sarebbero molto poche.

Immobili e affitti- La relazione tecnica che supporta il decreto, della quale non c'è traccia pubblica, secondo il Sole 24 Ore fa rientrare nei soggetti obbligati ad assicurare gli immobili non solo i proprietari ma anche le imprese in affitto, a conferma di un obbligo generale per tutti gli iscritti al Registro delle Imprese, con sede legale in Italia e una stabile organizzazione sul territorio nazionale.

La proroga- I molti dubbi esposti dalle associazioni produttive, a partire da Confindustria e Confesercenti, avrebbero indotto il Governo ad un ripensamento. L'ipotesi, secondo il quotidiano economico, è al vaglio dell'Esecutivo.

Le finalità- La nuova normativa ha la finalità di ridurre l'onere a carico dello Stato quando si tratta di indennizzare le imprese per eventi estremi. Le basi giuridiche sono state poste dalla Legge di Bilancio del 2003, con la previsione di una convenzione tra la societa' SACE S.p.A. controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e gli assicuratori del mercato privato, con una copertura fino al 50 per cento degli indennizzi . La convenzione, citata nell'Allegato A del decreto, non è stata pubblicata.

D'altra parte, il Consiglio di Stato avvalla l'adozione di un provvedimento come quello realizzato dal Mef di concerto con il Ministero del Made in Italy: "l’intensificarsi nel nostro Paese di eventi calamitosi - scrive Palazzo Spada- ha determinato l’esigenza di individuare un piano di intervento organico in grado, da un lato di adottare sempre più adeguati strumenti di prevenzione del rischio di tali eventi, dall’altro di promuovere una cultura assicurativa che favorisca la necessaria protezione economica, mediante meccanismi specifici di copertura assicurativa".
A fronte di questa necessità, il decreto regolamentare richiedeva alcuni approfondimenti, "funzionali alla sua attuazione pratica", a tutt'oggi non conclusi.

Il parere del Consiglio di Stato

Polizze catastrofali obbligatorie: cosa prevede il regolamento