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TASK FORCE UE

PSA, EUVET in Italia: evitare espansione a Est e a Sud

PSA, EUVET in Italia: evitare espansione a Est e a Sud
Dare priorità alla ricerca delle carcasse e alla sorveglianza. Gli esperti di EUVET (EU Veterinary Emergency Team) hanno analizzato la gestione della PSA in Lombardia e Emilia-Romagna. 
Un gruppo di esperti di EUVET (EU Veterinary Emergency Team) inviati dalla Commissione Europea ha analizzato la gestione delle Peste Suina Africana in Emilia Romagna e in Lombardia.
Ai primi di luglio (dal 2 al 4 luglio 2024) gli esperti del gruppo di emergenza europeo hanno valutato se le misure di controllo della PSA applicate in Lombardia e in Emilia-Romagna sono sufficienti a prevenire un’ulteriore diffusione della malattia, focalizzando in particolare i territori a Est dell’autostrada A15 e a Sud verso la Toscana.

Le conclusioni del reporto EUVET-  Il rapporto pubblicato dal Board Euvet precisa che è necessario implementare la strategia di controllo della Peste Suina Africana. Per gli esperti serve una "strategia di controllo armonizzata, che consideri la situazione epidemiologica complessivamente" e indipendentemente dalle misure messe in campo a livello locale. La raccomandazione è che "un gruppo di esperti elabori una strategia comune, da applicare in modo coordinato in tutte le regioni e in tutte le province". Gli esperti hanno valutato l'efficacia delle misure di controllo messe in atto e la biosicurezza negli allevamenti di suini domestici all'interno delle zone soggette a restrizioni, concludendo che è necessario implementare e armonizzare la strategia di controllo della Peste Suina Africana: "la caccia è uno strumento e non la soluzione", mentre la sorveglianza delle carcasse deve essere la priorità. 

Caccia - "Ridurre a zero la popolazione dei cinghiali sembra un obiettivo difficile da raggiungere" precisa nel report. Per gli esperti europei la caccia dovrebbe essere utilizzata principalmente per prevenire la diffusione epidemica della Psa. Ciò richiede una strategia di caccia ben ponderata e pianificata che dovrebbe essere sviluppata e coordinata centralmente da un gruppo di esperti per l’intera area endemica. "Poiché le misure di caccia possono anche avere un effetto controproducente e portare alla diffusione della malattia se non coordinata- il board consiglia - di cacciare solo dove il virus non è ancora arrivato". 

Sorveglianza - A causa dell'area epidemica molto vasta e delle risorse limitate, la sorveglianza, intesa come la ricerca delle carcasse, deve avere la priorità. Il focus dovrebbe essere la zona riservata 1, per monitorare i confini dell’ondata epidemica. Per i Veterinari europei la sorveglianza deve considerare le risorse umane e le aree a rischio e tornando a ribadire la necessità di una strategia di sorveglianza armonizzata. 

Barriere - "L'epidemia sembra avanzare più velocemente delle misure di recinzione". Per il board europeo la recinzione può essere "uno strumento efficace per limitare il movimento dei cinghiali". "I colleghi italiani hanno identificato i punti chiave in cui la scherma potrebbe farlo prevenire la diffusione della PSA; principalmente lungo le autostrade dove si trovano i fiumi attraversamento" tuttavia il sostegno finanziario insufficiente e le sfide tecniche, anche causate dalle condizioni geografiche complesse, hanno ritardato la costruzione delle recinzioni. 

Piano B - Il report pubblicato prima che la Peste venisse rilevata anche in Toscana dichiarava "C'è da temere che la Psa si diffonda ulteriormente verso est (a est dell'autostrada A15) e a sud verso la Toscana, se non lo ha già fatto". Pertanto, un piano esteso di controllo ed eradicazione per la Psa (Piano B) è "urgentemente necessario", il piano dovrebbe tenere conto dell'Emilia-Romagna e della Toscana.

In conclusione  EUVET ringrazia i Veterinari italiani per il supporto nella missione. 

African swine fever EUVET mission to Lombardia and Emilia Romagna Italy 2- 4 July 2024