Toe trimming nei tacchini, Schillaci: Italia applica metodo MPC

Secondo il più diffuso quotidiano austriaco, all'interno degli allevamenti italiani sarebbe praticato il cosiddetto toe trimming, la bruciatura della punta delle zampe di tacchini appena nati.

La questione è stata posta oggi in Senato dalla Sen Unterberger con una interrogazione rivolta al Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Sulle pratiche cruente nell'allevamento dei tacchini, il Ministro ha risposto che "è intenzione del Dicastero che rappresento proseguire rafforzando il monitoraggio, sia in allevamento che al momento della macellazione, sul benessere degli animali, con sistemi innovativi digitalizzati quale quello messo a punto dal predetto centro di referenze, denominato classyfarm, per avere ulteriori elementi di valutazione nell'ottica di assicurare comunque agli animali allevati condizioni di benessere sostenibili nell'ambito degli standard definiti dall'Unione europea".

Lotta commerciale - La senatrice osserva che la procedura " viene effettuata solo per massimizzare i profitti, per evitare che i tacchini ammassati negli allevamenti intensivi si graffino a vicenda, compromettendo la qualità delle carni". In Austria la pratica è vietata e i produttori austriaci chiedono l'eliminazione dai loro scaffali dei prodotti italiani o che non vengano esposti insieme a quelli austriaci. Inoltre l'inchiesta giornalistica citata dalla senatrice "rischia di compromettere un comparto che fa del made in Italy un sinonimo di qualità e che invece potrebbe essere associato a pratiche che causano sofferenze agli animali".

Il Ministro Schillaci ha citato un parere del Centro di referenza nazionale per il benessere animale in base al quale è stato indicata agli assessorati alla sanità "la possibilità di ricorrere al procedimento del microwave claw processor (MCP), avvalendosi di personale qualificato ed adeguatamente formato allo scopo. Detto procedimento ha aggiornato la previgente pratica della troncatura delle unghie nell'ottica di ridurre al minimo lo stato di sofferenza".

Nello specifico il parere reso dal centro di referenza nazionale per il benessere animale - ha proseguito il Ministro- ha consentito di rilevare che il procedimento MCP, meglio tollerato rispetto ad altre tecniche tradizionali, porta ad un'incidenza ridotta di graffi e lacerazioni cutanee, tipiche delle tacchine femmine, che tendono a saltare sopra gli altri animali nella fase di allevamento e del trasporto, causando sofferenze ed effetti negativi sulla salute animale. Si è potuto accertare - ha concluso- un riscontro positivo a favore della metodica MCP nel rapporto beneficio danno rispetto al benessere degli animali allevati".

Secondo i dati presentati dal Ministro, in Italia sono presenti sul territorio nazionale 795 allevamenti di tacchini da ingrasso, per un totale di 9.082.322 capi e 53 allevamenti di tacchini da riproduzione, per un totale di 427.581 capi.

L'interrogante, in replica, ha chiesto di introdurre anche in Italia il divieto di questa pratica e di aumentare gli spazi e la superficie per i tacchini, "che porterebbe allo stesso risultato senza queste atroci sofferenze degli animali".