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LAGO DI GARDA

Coregone-lavarello: a breve nuove regole sulla pesca

Coregone-lavarello: a breve nuove regole sulla pesca
A breve sarà disponibile un nuovo regolamento sulla pesca del coregone-lavarello per il Lago di Garda. Vertice con le Regioni coinvolte presso l’incubatoio di Desenzano del Garda. 
La Lombardia "continua a lavorare per sbloccare la questione del divieto di immissione del coregone nel Lago di Garda" - lo ha dichiarato l'Assessore all'Agricoltura Alessandro Beduschi dopo l'incontro presso l’incubatoio di Desenzano del Garda (BS) con l’assessore regionale alla Pesca del Veneto, Cristiano Corazzari, l’assessore della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni, il Ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini e Filippo Gavazzoni, presidente e vicepresidente della Comunità del Garda.

Secondo l'Assessore Beduschi "la pesca del coregone-lavarello è fondamentale per la sopravvivenza del settore nel bacino. Proprio per questo faremo di tutto per dimostrare le nostre ragioni e quelle del comparto”.


Per mantenere l'impegno dichiarato la Lombardia ha stretto un'intesa con Veneto e Trentino per avviare uno studio scientifico teso a dimostrare il riconoscimento del coregone come specie parautoctona. Per l'assessore questo "rafforza la convinzione di voler presentare tutte le evidenze scientifiche utili ad approfondire questa tematica". 

Al termine dell'incontro l'assessore veneto Corazzari ha annunciato che a breve arriverà un nuovo regolamento sulla pesca per l’intero lago e "insieme a questo anche lo studio congiunto per fornire elementi utili per la gestione di alcune specie di grande interesse per il mondo della pesca”. “Il prossimo passo – conclude l’assessore veneto – sarà la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa per avviare lo studio. E’ prevista, inoltre, l’attivazione di un tavolo di consultazione permanente tra le amministrazioni regionali e la Comunità del Garda”.