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ECUADOR E VIETNAM

Export carne suina: successo negoziale dell'Italia

Export carne suina: successo negoziale dell'Italia
L'Ecuador riprende l'importazione di prodotti di salumeria italiani. Approvato il certificato proposto dal Ministero della Salute. Rinegoziato anche il certificato per il Vietnam.

Il traguardo commerciale è frutto delle pressioni negoziali dell'Italia sull’Agenzia per la Regolazione e Controllo Fito e Zoosanitario (Agrocalidad) dell’Ecuador. Il via libera riguarda l'esportazione di prosciutto italiano stagionato disossato, prosciutto italiano cotto disossato e altri salumi cotti disossati.

I servizi veterinari regionali e le associazioni di categoria sono stati informati il 24 agosto da una nota della Direzione Generale dell'Igiene e la Sicurezza Alimentare, che fornisce oltre al certificato anche l'elenco delle aziende italiane autorizzate all'export in Ecuador.  Agrocalidad ha avviato le procedure per l’inclusione dei prodotti - previsti dal certificato, nel sistema informatico ecuadoriano affinché si possano ottenere i permessi di importazione previsti.

Nuovo certificato sanitario anche per l'export in Vietnam di carni suine e prodotti a base di carni suine. A seguito di una negoziazione con le Autorità vietnamite, un nuovo modello di certificato veterinario è stato concordato fra i due Paesi all'inizio di agosto. Nel certificato sanitario, il Veterinario Ufficiale dichiara che l’Italia è indenne da afta epizootica e peste suina classica e che le carni suine e i prodotti a base di carni suine sono derivate da animali tenuti fin dalla nascita in una zona indenne dalla peste suina africana in conformità con il codice sanitario per gli animali terrestri dell’organizzazione mondiale della salute animale (Woah). Per la carne e i prodotti a base di carne il certificato deve attestare, fra l’altro, l’ottenimento da animali nati e allevati in Italia e animali da macello riconosciuti esenti da qualsiasi segno clinico di malattia infettiva a seguito dell'ispezione ante e post mortem. Nel certificato è richiesta anche la dichiarazione riguardante la condizione che la vaccinazione contro afta epizootica, peste bovina, peste suina africana e peste suina classica, nonche’ l’importazione di animali ad unghia fessa che siano stati vaccinati contro una di queste malattie e’ vietata dalla normativa italiana.

Tutte le certificazioni per l'esportazione