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IZS DI TERAMO

Un Veterinario italiano nel gruppo emergenze dell'OMS

Un Veterinario italiano nel gruppo emergenze dell'OMS
Il Collega Alessandro Ripani dell’IZS di Teramo è entrato nel Technical Advisory Group dell'OMS per la preparazione, la risposta e la resilienza alle emergenze sanitarie.

Partendo dall'esperienza della pandemia da Covid-19, l'Organizzazione Mondiale della Sanità sta mettendo a punto il nuovo piano 2024-2029 di risposta alle emergenze sanitarie. Per farlo, si avvale di un gruppo di consulenti, formato da 17 esperti internazionali selezionati, tra i quali il Veterinario italiano Alessandro Ripani dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo, con esperienze di servizio nella sede centrale della WOAH di Parigi e nella Rappresentanza sub-regionale di Tunisi. Il Technical Advisory Group dell'OMS si è già riunito a fine giugno per il primo incontro a Copenaghen, dove ha sede l'Ufficio dell’OMS per l’Europa.
Nel Gruppo è presente un altra professionalità italiana: Francesca Zanni, Medical resident in Public health all'Università di Bologna.

"Il nostro compito - spiega Ripani-  è di consigliare l’OMS sullo sviluppo della strategia e del piano d’azione, tenendo conto dei processi globali in corso e adattando queste esigenze alla Regione europea dell’OMS. Anche per questo lavoreremo in stretta relazione con le raccomandazioni del ‘Pan-European Commission on Health and Sustainable Development’ dell’OMS presieduto dal prof. Mario Monti”.
L'approccio sarà all-hazards, cioè terrà conto "di tutti i possibili rischi anche nelle fasi pre-emergenziali"- spiega Ripani. E sarà anche un approccio one health, con l’integrazione tra medicina umana e medicina veterinaria su specifiche tematiche, "ad esempio la capacità diagnostica, la sorveglianza e la ricerca".  È quindi necessaria, prosegue l'esperto, la condivisione di conoscenze, tecnologie diagnostiche e materiale biologico.

sarà necessario uno sforzo mirato per affrontare le lacune individuate durante le quattro fasi del ciclo dell’emergenza: prevenzione, preparazione, risposta e recupero. Ciò implica prontezza e agilità nel sistema sanitario per fornire servizi essenziali, rispondendo efficacemente alle emergenze in evoluzione. La chiave per affrontare le sfide in tutte e quattro le fasi del ciclo di emergenza è il rafforzamento dei sistemi sanitari, con particolare attenzione a una forza lavoro flessibile e a nuove modalità di erogazione dei servizi attraverso un approccio di assistenza sanitaria primaria.

"Oggi più che mai si deve ragionare e operare in termini di Salute Unica: One Health” ha dichiarato il Direttore Generale dell’IZS di Teramo, Nicola D’Alterio, sottolineando "la capacità dell’Istituto di essere protagonista nello scenario nazionale e internazionale grazie alle attività che quotidianamente svolge per tutelare la salute pubblica nella sua interezza, e direi anche complessità, poiché la salute umana è indissolubilmente legata a quella degli animali e dell’ambiente".