• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31269
RINVIO AL 25 MAGGIO

MJ5, Tar sospende l'abbattimento: Life Ursus da rivedere

MJ5, Tar sospende l'abbattimento: Life Ursus da rivedere
Sospesa anche l'autorizzazione all'abbattimento di MJ5. Il Tar di Trento obietta l'assenza di centri di detenzione. E considera "non più differibile" la revisione del Pacobace.

Articolo aggiornato il 3/05/2023

Accolto dal Tar il ricorso contro il decreto del Presidente della Provincia autonoma di Trento n. 9 del 19 aprile 2023.  Il Tribunale amministrativo, dopo il ricorso delle associazioni protezioniste Leal e Lav  tratterà il provvedimento nella camera di consiglio del 25 maggio prossimo.

Con questo provvedimento, il Presidente Maurizio Fugatti autorizza la rimozione tramite abbattimento, previa identificazione genetica, dell'esemplare di Orso bruno (Ursus arctos) identificato in MJ5.
Non si tratta di un provvedimento "contingibile e urgente" come nel caso dell'ordinanza per JJ4 e pur nella sua legittimità, il Tar vuole vederci più chiaro. In valutazione ci sono le ragioni in base alle quali la Provincia ha ritenuto che l'esemplare non possa che essere classificato come pericoloso fino agli estremi dell'abbattimento che pure il Pacobace consente.

Ancora una volta, il Giudice amministrativo decelera e chiede approfondimenti.  In particolare "appare abbisognevole di accertamenti" un passaggio del decreto provinciale, secondo cui non risulterebbe “possibile assicurare la captivazione permanente dell’esemplare MJ5 al centro del Casteller e considerato che in Provincia di Trento non esiste un’altra struttura idonea a garantire la custodia in sicurezza di tale esemplare di orso, altamente pericoloso”.

Il Tar ricorda  pregressi e notori casi in cui è stato già possibile per la stessa Amministrazione provinciale ottenere il trasferimento di orsi analogamente problematici anche presso riserve naturali ubicate in Stati esteri.
Non convince del tutto, pertanto, il passaggio del decreto in cui si legge: “al momento attuale non è in conoscenza dell’amministrazione una soluzione alternativa per la capitvazione permanente fuori dal territorio provinciale, posto che le manifestazioni di interesse in tal senso pervenute non risultano in alcun modo circostanziate e tali da garantire la sicurezza pubblica.

Il Giudice amministrativo non esclude le "misure energiche" ( "in termini generali la problematica riguardante i possibili incidenti tra uomo e orso nel territorio della Provincia Autonoma di Trento non può che essere risolta, anche al di là delle singole azioni effettuabili attraverso le cc.dd. “Misure energiche” contemplate dal Pacobace nei confronti degli orsi cc.dd. “problematici” e “pericolosi") e individua l'urgenza di "non più differibile" di una "revisione del Programma Life Ursus, atteso che l’incontrollato incremento degli esemplari di orso da esso determinato nel territorio provinciale si configura quale grave pericolo per l’incolumità delle persone e la continuità delle attività economiche in aree ampiamente antropizzate, e che pertanto appare necessario provvedere, anche mediante azioni amministrative di protezione civile da concordare tra la Provincia Autonoma e lo Stato, al trasferimento in altri siti di una consistente parte degli orsi qui attualmente insediati".

Sospesa dunque l'efficacia del decreto fino al 25 maggio, "limitatamente alla parte con cui è ivi disposto l’abbattimento dell’animale dopo la sua captivazione e identificazione". Nel frattempo la Provincia di Trento dovrà produrre la documentazione a supporto delle proprie determinazioni.