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TRENTO

JJ4: cattura complessa, "rimozione" per altri due orsi

JJ4: cattura complessa, "rimozione" per altri due orsi
Sono in corso le operazioni del Corpo forestale per la cattura dell'orsa JJ4. Installate le trappole tubo. Annunciato abbattimento per altri due orsi "problematici".

All’indomani dell’identificazione genetica dell'orsa JJ4 che il 6 aprile ha ucciso un giovane ventiseienne in località Caldes, il Presidente di Trento Maurizio Fugatti ha aggiornato la stampa sulle operazioni in corso. L’ampia area compresa tra Mostizzolo e la Val Meledrio è presidiata dal Corpo forestale trentino, che sta attuando le direttive contenute nell’ordinanza firmata l'8 aprile scorso.

Cattura complessa -  Sul monte Peller sono state installate le trappole tubo. L’animale è dotato di radicollare, che però al momento non è funzionante a causa di un guasto. Essendo JJ4 un esemplare femmina - e dunque più stanziale dei maschi - il Corpo forestale trentino conosce l’area frequentata abitualmente dall’animale. In zona, tuttavia, è presente una ventina di orsi e dunque le operazioni di cattura non sono facili.
La priorità è quella di garantire l’incolumità degli operatori. Una volta catturata, sarà abbattuta. Il personale forestale potrà riconoscerla grazie alle marche auricolari.

Tre sono le modalità con cui potrà avvenire la cattura, secondo i protocolli internazionali. Le trappole tubo vengono rese attrattive con del cibo e scattano non appena l’orso aggancia l’esca. Non sempre tuttavia gli orsi si avvicinano a questi dispositivi, dimostrando la propria diffidenza. Il Corpo forestale, fra le proprie tipologie di cattura può utilizzare anche dei lacci oppure la telenarcosi.

Interventi su altri due orsi "problematici" - Fugatti ha ricevuto nelle scorse ore il parere favorevole di Ispra rispetto alla rimozione di MJ5, l’orso che ha aggredito un escursionista in Val di Rabbi lo scorso 5 marzo. Lo sta ricercando del personale specializzato. “Seguirà un atto consequenziale da parte dell’Amministrazione provinciale. Ci aspettiamo un parere dello stesso tenore anche per il terzo esemplare problematico M62, che da tempo sta dimostrando un comportamento molto confidente” ha detto Fugatti. Quest’ultimo animale è peraltro dotato di radicollare e una squadra di forestali sta compiendo attività di dissuasione con cani del nucleo cinofilo del Corpo forestale, dato che l’esemplare si sta avvicinando ai frutteti frequentati dagli agricoltori.

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