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DISPOSITIVO CONGIUNTO

PSA a Roma, rimodulata la zona infetta

PSA a Roma, rimodulata la zona infetta
Nuove positività nei cinghiali. Un caso ai bordi della prima zona infetta che oggi viene rimodulata.


Rimodulata la zona infetta istituita il 6 maggio subito dopo il primo caso di PSA nella Capitale. Oggi, su mandato dell'Unità Centrale di Crisi, la Direzione generale della sanità animale (DGSAF) ha firmato un nuovo Dispositivo che, insieme al Commissario Straordinario, amplia la zona infetta, a causa di ulteriori positività nei cinghiali, di cui uno a ridosso del confine nord della zona infetta. Il Dispositivo è stato adottato in accordo con i competenti uffici della Commissione europea e con la Regione Lazio.

La Peste suina africana è un malattia virale infettiva trasmissibile che colpisce i suini domestici detenuti e cinghiali selvatici. Ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento (UE) 2016/429 (“Normativa in materia di sanità animale”) e del Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882, la PSA  è categorizzata come una malattia di "categoria A", ossia come una malattia classificata fra quelle che non si manifestano normalmente nell’Unione "e che non appena individuata richiede l’adozione immediata di misure di eradicazione".

La peste suina africana può avere gravi ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata e sulla redditività del settore zootecnico suinicolo, incidendo in modo significativo sulla produttività del settore agricolo a causa di perdite sia dirette che indirette con possibili gravi ripercussioni economiche in relazione al blocco delle movimentazioni delle partite di suini vivi e dei relativi prodotti derivati all'interno dell'Unione e nell’export.

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