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QUINTO DISPOSITIVO

Aviaria HPAI: quadro migliorato, ZUR rimodulata

Aviaria HPAI: quadro migliorato, ZUR rimodulata
Quinto dispositivo dirigenziale sull'influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1. La DGSAF ha emanato nuove misure di sorveglianza e di eradicazione.

L’ultimo focolaio di Influenza aviaria ad alta patogenicità in un allevamento di pollame nella ZUR risale al 14 gennaio scorso. Alla luce del miglioramento della situazione epidemiologica in Veneto e in Lombardia, il  Ministero della Salute rimodula la ZUR (Zona di Ulteriore Restrizione). All'indomani dell'Unità di Crisi, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari emana un nuovo dispositivo dirigenziale datato 31 marzo 2022, il quinto dall'inizio dell'emergenza.

L'Unità di crisi centrale del 30 marzo ha discusso le nuove strategie di intervento negli allevamenti avicoli. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti delle Direzioni generali della sanità animale e della sicurezza alimentare (DGSAF e DGISAN) del Segretariato Generale e degli uffici di diretta collaborazione del Ministro. Presenti all'incontro anche le  Regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia Toscana e rappresentanti dei Centri di referenza nazionale per l’influenza aviaria (CRNIA) e per l'epidemiologia veterinaria (COVEPI).

All'esito della riiunione, il nuovo dispositivo firmato dal Direttore Generale Pierdavide Lecchini riorganizza le misure in base all’attuale rischio di diffusione della malattia e adegua al mutato scenario di rischio la regolamentazione dell’accasamento del pollame.

A scopo preventivo viene individuata una Zona di Attenzione esterna alla ZUR in cui estendere il piano di monitoraggio straordinario, in modo da escludere la circolazione di virus influenzali e garantire accasamenti di pollame solo in allevamenti che rispettano adeguate misure di biosicurezza. Nelle zone A e B definite nell’Accordo Stato Regioni  del 25 luglio 2019 vengono mantenute le misure di riduzione del rischio.

Le Asl potranno conferire delega di funzioni ufficiali a veterinari non ufficiali per un più efficace contrasto alla diffusione del virus influenzale, "dopo aver verificato di non poter sopperire alle ulteriori esigenze emergenziali con strumenti ordinari di ricostituzione delle piante organiche o mediante il reperimento delle necessarie risorse umane con l’attribuzione di incarichi a tempo determinato a dirigenti veterinari".
Per limitare gli accessi negli allevamenti avicoli, i Servizi veterinari territorialmente competenti potranno avvalersi del supporto dei Veterinari delle filiere i quali, nei casi ritenuti opportuni, potranno operare sotto la loro supervisione per l’effettuazione dei prelievi e dei controlli previsti dal nuovo dispositivo dirigenziale. Sarà compito del Servizio veterinario individuare, in accordo con i laboratori, le procedure di campionamento atte a ridurre al minimo l’ingresso dei veterinari e persone estranee negli allevamenti.

Per potenziare la sorveglianza passiva negli uccelli selvatici il Ministero della Salute entro il 30 maggio adotterà -  sentite le Regioni e il Centro di referenza per l'aviaria- un piano nazionale di sorveglianza nell’avifauna selvatica con la collaborazione di rappresentanti di Associazioni, enti o servizi che si occupano di avifauna anche a scopo di recupero. Nelle more della predisposizione del piano le Regioni rafforzeranno le azioni di sorveglianza nei confronti dell’avifauna.

Il nuovo dispositivo abroga e sostituisce il dispositivo DGSAF del 2 febbraio. Resterà in vigore fino al 30 aprile prossimo, salvo variazioni nell'andamento epidemiologico.

pdfDISPOSITIVO_DIRIGENZIALE_HPAI_31_marzo_2022.pdf783.88 KB