FAO, OIE, OMS invitano i Servizi Veterinari a considerare come una priorità il monitoraggio delle infezioni nella fauna selvatica e a prevenire ilr ischio di "animal reservoirs".
L'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), l'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno redatto un documento congiunto che invita a considerare prioritario il monitoraggio delle infezioni da SARS Cov-2 nella fauna selvatica. Il documento è stato pubblicato sulla
pagina dell'OIE.
Al fine di tutelare la salute della fauna selvatica e degli esseri umani, nel documento vengono fornite precise raccomandazioni ai servizi nazionali per la salute umana e animali, ai cacciatori, al personale che lavora a stretto contatto con la fauna selvatica.
Nello specifico le raccomandazioni rivolte ai servizi nazionali per la salute sono di:
- Promuovere il monitoraggio della fauna selvatica e
incoraggiare il campionamento di animali selvatici noti per essere potenzialmente suscettibili a SARS - CoV- 2.
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Condividere i dati sulla sequenza genetica degli studi sulla sorveglianza degli animali attraverso database pubblicamente disponibili.
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Segnalare i casi di animali confermati infettati di SARS-CoV-2 all'OIE tramite il sistema mondiale di informazione sulla salute degli animali (
OIE-WAHIS).
- Fornire messaggi chiari circa l'infezione da COVID19 negli animali in modo che le percezioni pubbliche imprecise non influiscano negativamente.
Nei casi di emergenza il documento invita a sospendere la vendita di mammiferi selvatici nei mercati alimentari secondo le
indicazioni diffuse dal WHO, OIE e UNEP nell'Aprile 2021.
Le indicazioni hanno l'obiettivo di ridurre il rischio di insediamento di serbatoi animali ("animal reservoirs") e la potenziale accelerazione dell'evoluzione del virus in nuovi ospiti, che potrebbero portare all'emergere di nuove varianti SARS-CoV-2. Secondo l'OIE infatti nessun animale trovato infetto dovrebbe essere abbandonato, rifiutato o ucciso senza fornire una giustificazione da una valutazione del rischio specifica per paese o evento.
Personale che lavora a stretto contatto con la fauna selvatica- La prima raccomandazione riguarda la formazione del personale per attuare misure che riducano il rischio di trasmissione tra persone e tra persone e animali. I consigli che si raccomanda di seguire a riguardo sono quelli diffusi da
ll'OMS su come proteggersi e prevenire la diffusione del COVID-19 e le linee guida
OIE e
FAO sull'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e delle buone pratiche igieniche intorno agli animali.
Cacciatori- I cacciatori non dovrebbero rintracciare gli animali che sembrano malati o raccogliere quelli che vengono trovati morti. Appropriate tecniche di macellazione e preparazione degli alimenti, comprese adeguate pratiche igieniche, possono limitare la trasmissione di coronavirus, incluso SARS-CoV-2, e altri agenti patogeni zoonotici.
Il documento congiunto attenziona sulle
buone pratiche igieniche per cacciatori e macellai pubblicato nel 2005.
Joint statement on the prioritization of monitoring SARS-CoV-2 infection in wildlife and preventing the formation of animal reservoirs