Nei dispositivi dirigenziali riguardanti la Peste Suina Africana e l'Aviaria ad alta patogenicità, il Direttore Generale Pierdavide Lecchini ha richiamato la facoltà per le ASL di delegare espressamente specifici compiti di sorveglianza e controllo a veterinari non ufficiali (veterinari aziendali e liberi professionisti).
"La delega di tali attribuzioni - chiarisce oggi il Direttore Generale- è disciplinata dall’articolo 14 del Regolamento (UE) 2016/429 come un istituto opzionale che le autorità competenti possono attivare solo a seguito della verifica che il veterinario delegato possieda le competenze, la qualifica professionale e l’esperienza adeguata ed agisca in modo imparziale ed esente da qualsiasi conflitto di interesse (articoli 30 e 31 del reg (UE)2017/625) del delegato.
Il chiarimento viene diffuso in riscontro al Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica.
"Le Aziende sanitarie Locali - prosegue la circolare ministeriale- dovrebbero ricorrere alla delega solo dopo aver verificato di aver definitivamente attinto alle graduatorie esistenti o averne attivate di nuove senza aver potuto sopperire alle ulteriori esigenze emergenziali con strumenti ordinari di ricostituzione delle piante organiche o mediante il reperimento delle necessarie risorse umane con l’attribuzione di incarichi a tempo determinato a dirigenti veterinari e specialisti".
Il DG Lecchini aggiunge che il Ministero della Salute "ha da sempre sollecitato gli Assessorati competenti delle regioni e province autonome a programmare i propri fabbisogni di personale e verificare costantemente l’adeguatezza dei propri organici per garantire un’attuazione efficiente ed efficace dei propri compiti istituzionali, soprattutto in condizioni di emergenza, connessi all’effettuazione dei controlli ufficiali e delle altre attività ufficiali lungo la filiera agroalimentare".
Non di meno, alla luce delle emergenze in atto, la nota conclude ritenendo "fondamentale ricostituire l’organico dei dirigenti veterinari del Servizio Sanitario Nazionale anche al fine di garantire il necessario turn over in considerazione dell’elevato numero dei pensionamenti negli ultimi anni".
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