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DA PAESI TERZI

Nuovi controlli frontalieri, dalle Regioni modifiche vincolanti

Nuovi controlli frontalieri, dalle Regioni modifiche vincolanti
La Conferenza Stato-Regioni subordina l'intesa sul decreto che istituisce i Posti di Controllo Frontalieri all'accoglimento di alcune modifiche vincolanti.


All'ordine del giorno di mercoledì 17 dicembre, la Conferenza Stato-Regioni aveva messo uno dei quattro decreti legislativi di adeguamento al Regolamento 2017/625 (Controlli ufficiali). E' il decreto che accorpa i PIF e gli USMAF nei Posti di Controllo Frontalieri (PCF). Le Regioni hanno formula alcune proposte emendative "condizionanti l’Intesa", tese in particolare a riformulare l'accorpamento di PIF e UVAC nell'unico PCF e a concertare i controlli ufficiali sull'importazione di prodotti fitosanitari.

Le Regioni riformulano l'accorpamento partendo dagli ex PIF (Posti di Controllo Frontalieri) ai quali trasferire le competenze degli USMAF (Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera), a partire dall'entrata in vigore del decreto quando verranno rinominati PCF. Resta ferma che la loro direzione sia affidata a medici veterinari del Ministero della salute con qualifica dirigenziale.

Sulle modalità di tracciabilità delle importazioni di fitosanitari, le Regioni chiedono di essere sentite, prima dell'adozione dei provvedimenti. Inserita infine una integrazione che preveda l'adozione di una accordo Stato-Regioni sui criteri per la programmazione dei controlli ufficiali sulle importazioni di prodotti fitosanitari; con lo stesso accordo verrebbero anche individuate le attività di controllo di competenza del Ministero della salute, delle regioni e Province autonome e delle aziende sanitarie locali.


Controlli ufficiali, iter in stallo: Stato-Regioni in ritardo