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I RISULTATI

Danimarca: testati i gatti e cani degli allevamenti di visoni

Danimarca: testati i gatti e cani degli allevamenti di visoni
Abbattuti i gatti degli stabilimenti danesi? Nessuna conferma. Ufficiali i risultati sui tamponi nei gatti e nei cani. Scende il contagio fra gli allevatori.

Il quotidiano La Stampa ha rimbalzato una notizia del notiziario Dagbladet secondo il quale le autorità danesi avrebbero disposto l'abbattimento dei gatti infetti da SARS CoV-2 presenti iin alcuni degli oltre 200 stabilimenti di visoni sottoposti a stumping out il mese scorso (12milioni di capi). La notizia dell'abbattimento non ha avuto riscontri dalle autorità danesi.
I gatti sono presenti negli allevamenti di visoni come predatori di topi ed altri animali infestanti.

Test sui gatti degli allevamenti di visoni- L'Istituto danese di malattie infettive Statens Serum Institut (SSI) ha reso noto i risultati dei test eseguiti su 33 gatti presenti in 7 allevamenti di visoni: «L'unico allevamento di visoni in cui abbiamo rilevato virus in campioni di gatti si trova nel comune di Holstebro- hanno scritto i laboratori in risposta a Dagbaldet il 27 novembre.-  Sono stati trovati virus in tamponi faringei di 12 gatti su 24 animali analizzati nell'allevamento di visoni infetti e in 13 gatti sono stati trovati anticorpi a Covid-19. Le indagini di follow-up sul tipo di virus nei gatti sono in corso e non sono state completate».

Strategia di sorveglianza - Da quando, a giugno di quest'anno, la Danimarca ha avuto il primo visone positivo a SARS CoV-2 sono stati avviati monitoraggi anche nei gatti (e anche alcuni cani) che hanno avuto contatti con gli allevamenti, iniziative notificate all'OIE che ha pubblicato la corrispondenza con le autorità danesi.

Test anche sui cani degli allevamenti- Lo SSI ha riferito che il nuovo coronavirus è stato riscontrato anche in 3 cani presenti in alcuni allevamenti di visoni: a giugno, un cane di uno dei primi allevamenti di visoni infetti è stato trovato positivo agli anticorpi contro il Covid-19, ma negativo al virus. A settembre altri due cani di un altro allevamento infetto: entrambi i cani erano positivi per gli anticorpi e negativi per il virus.

Test su gatti liberi- Lo Statens Serum Institut ha esaminato anche i campioni di 28 gatti liberi, catturati in natura nella zona, nei quali non è stata rilevata nessuna traccia di coronavirus nè di anticorpi. Un evidenza "fondamentale" - secondo lo stesso Istituto- che considera "molto importante che non siano stati trovati animali infetti al di fuori degli allevamenti".

Bassa incidenza anche nei Paesi Bassi- Nei Paesi Bassi 11 gatti su un centinaio di allevamenti di visoni infetti  sono risultati positivi: la sequenza del genoma del virus era simile a quella del visone. Tuttavia, non è stato osservato nessun segno clinico in questi gatti. Fra i cani si è registrata solo una positività senza sintomi.

Cosa prevede l'OIE- L'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale ha pubblicato una linea guida per la gestione di animali d'allevamento suscettibili a SARS CoV-2. L'OIE non esclude il ricorso all'abbattimento degli animali allevati a scopo di controllo dell'infezione. La decisione viene però demandata alla valutazione delle autorità di ogni singolo Paese, affinchè la adottino in base alla loro capacità di contenere il focolaio e di gestire il rischio con misure meno drastiche.

Negli allevamenti dove sono risultate positività nelle persone o in animali sensibili al SARS CoV-2 (come appunto il visone) l'OIE raccomanda la precauzione di non far entrare nell'azienda altri animali domestici, randagi compresi e in particolare i gatti in quanto specie moderatamente sensibile al nuovo coronavirus. Va esclusa anche la presenza in allevamento di roditori, uccelli e altri animali selvatici assicurando che le strutture siano il più possibile a prova di parassiti.

Gli animali liberi vaganti come gatti e cani non sono considerati un rischio di diffusione di SARS-CoV-2 alle persone, ma è possibile una trasmissione da specie ad elevata sensibilità a specie a sensibilità moderata. Per questo, l'OIE raccomanda di evitare l'introduzione di cani e gatti in questi allevamenti. In sostanza, "negli allevamenti di visoni infetti, il rischio di trasmissione di SARS-CoV-2 tra animali d'allevamento e domestici è alto per cani e gatti". Ma il rischio che gatti o cani trasmettano SARS-CoV-2 all'uomo è considerato "basso" dall'OIE che in nessun parere raccomanda la soppressione.

Andamento dell'infezione negli allevatori di visoni- Il 7 dicembre, l'Istituto ha comunicato una "marcata diminuzione" dell'infezione tra gli allevatori di visoni. Viene costantemente osservato il bacino del contagio sociale generato nelle vicine comunità locali, dove scendono i numeri delle persone complessivamente positive, mentre cresce la percentuale di quelle risultate positive alla variante di SARS CoV-2.

OIE Guidance on working with farmed animals of species susceptible to infection with SARS-CoV-2