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TAVOLI TECNICI DI PROGETTO

Recovery Fund: 68 miliardi al Ministero della Salute

Recovery Fund: 68 miliardi al Ministero della Salute
Riforma del modello di sorveglianza e integrazione medico-veterinaria fra i progetti del Ministero della Salute finanziabili con il Recovery Fund.


Come utilizzare i fondi dell'Unione Europea del Recovery Fund? I tavoli tecnici del Ministero della Salute sono già al lavoro per definire le progettualità finanziabili e hanno già individuato circa oltre 20 progetti, anticipati da Quotidiano Sanità. Valgono complessivamente 68 miliardi. I progetti finanziati dovranno realizzarsi nell'arco dei prossimi 5 anni, con step intermedi a brev e medio termine..

Fra gli obiettivi specifici delle proposte figurano
- la riforma del modello di governance per la risposta alle emergenze (cd preparedness) da parte del livello centrale e territoriale del SSN
- la riforma del modello di sorveglianza delle malattie trasmissibili e non trasmissibili, di early warning e risposta, anche in forma integrata uomo/animale/ambiente
- l’integrazione tra i servizi di prevenzione e i servizi socio-sanitari territoriali ed ospedalieri e l'integrazione medico-veterinaria;

Il capitale umano- Il raggiungimento di tali obiettivi rende necessario un grande investimento per un rinnovamento "culturale e strutturale" di tutto il sistema della prevenzione, che comprenda la valorizzazione del capitale umano e il potenziamento della forza lavoro in sanità pubblica, con garanzia occupazionale. E ancora: una adeguata formazione di tutti i professionisti della prevenzione, l’adeguamento delle infrastrutture dei servizi sanitari, la disponibilità di risorse strutturali e strumentali (laboratori, apparecchiature, dispositivi, ecc.), il  consolidamento di “strategie di comunicazione” e non ultima la digitalizzazione dei servizi e l’alfabetizzazione digitale.

Prevenzione e intersettorialità- La riforma si pone pertanto in piena sinergia e funzionalità nel contribuire alla transizione verde. Il piano intende potenziare i sistemi di sanità pubblica in chiave di prevenzione e controllo dei rischi biologici, chimici, fisici e radiologici nelle interazioni salute-ambiente-clima nell’ambito dello sviluppo; lo strumento è una cooperazione intersettoriale con leadership sanitaria in tutti i settori che a diverso livello influenzano l’obiettivo di assicurare ambienti sani, sicuri e accessibili secondo principi di equità e sostenibilità.

Una scuola di formazione manageriale in sanità- Assicurare ai ruoli apicali degli Enti del SSN (direttori generali, direttori sanitari, direttori amministrativi, direttori dei servizi socio-sanitari) e delle sue macro-articolazioni organizzative (direttori di presidio ospedaliero, direttore di distretto, direttore di dipartimento) le necessarie competenze e capacità manageriali per affrontare le sfide sanitarie attuali e future in un'ottica integrata, sostenibile, innovativa, flessibile ed orientata al risultato. A tal fine occorrerà realizzare una scuola di formazione manageriale in sanità che, partendo dalle migliori buone pratiche presenti anche nel panorama internazionale, diventi centro di eccellenza e di riferimento per la formazione manageriale nella sanità italiana.