Interpretando il "sentimento generale dei veterinari pubblici", anche il Sivemp aveva chiesto chiarimenti sulle prime indicazioni del Ministero della Salute.
"Il fatto che siano i veterinari dipendenti del Ssn ad assolvere le visite ante mortem degli animali destinati alla macellazione speciale d’urgenza - in orario diurno anteponendo tale prestazione ad altre meno urgenti e nelle ore notturne e festive mediante la pronta disponibilità – che il contratto di lavoro sottoscritto in data 19 dicembre 2019 riconferma nella sua piena agibilità – non fa che aumentare il livello di garanzie per l’insieme delle filiere italiane e per i consumatori italiani e stranieri che apprezzano i nostri prodotti in particolare perché, prima di ogni altra cosa, sono ineccepibili sotto il profilo delle certificazioni sanitarie rilasciate dai servizi veterinari pubblici"-
E' il commento del Sivemp, il Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica, alla seconda nota diramata dal Ministero della Salute sulla macellazione d'urgenza.
Le ultime indicazioni Ministero- prosegue il Sindacato "assicurano da un lato la terzietà indispensabile per garantire i consumatori e, dall’altro, pongono nei fatti tra le priorità dei LEA e dei compiti istituzionali derivanti dalla normativa dell’Unione: la prevenzione delle malattie animali, il controllo sul corretto impiego del farmaco veterinario, e nel contempo la verifica delle condizioni di benessere del bestiame allevato, proprio in una condizione di particolare rischiosità quale è una macellazione speciale ed urgente".
Nell’applicazione del nuovo indirizzo, rispondente a quanto sancito dal Regolamento 625/2017 cogente in tutta l’UE dal 14 dicembre 2019, "non è stata saggiamente trascurata l’eventualità che le Aziende sanitarie locali, laddove la domanda superi la capacità di risposta, provvedano a carenze temporanee adottando soluzioni comunque regolamentate".
"Ad ogni buon conto - conclude il Sivemp- i veterinari ufficiali del Ssn saranno orgogliosi di poter mettere la loro competenza e la loro responsabilità professionale a disposizione di ogni esigenza degli allevatori italiani, come in ogni altra occasione, quale presidio di salute pubblica, per favorire la strategica competitività delle filiere agro-zootecniche-alimentari italiane".