L'accordo è stato sottoscritto il 17 maggio fra le autorità italiane e tedesche per consentire la movimentazione animale verso l'Italia, ma nel rispetto di alcune condizioni che sono state dettagliate ai Servizi Veterinari regionali con nota ministeriale del 24 maggio.
La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha precisato che l'intesa riguarda i bovini di età inferiore ai 90 giorni provenienti da zone di restrizione tedesce per Blue Tongue e che i vitelli devono soddisfare alcune precauzioni, la cui verifica spetta ai Servizi Veterinari.
In particolare, i vitelli possono entrare nel territorio italiano se provengono da madri che- prima dell'inseminazione- presentavano una immunizzazione di base completa o un richiamo vaccinale valido contro il sierotipo circolante nei territori di orgine e che dopo la nascita hanno ricevuto il colostro della propria madre.
Ammessi anche i vitelli da madri che- durante la gestazione- hanno ricevuto una immunizzazione di base contro il sierotipo circolante nel territorio di origine, che hanno ricevuto il colostro della propria madre e che nei sette giorni prima della movimentazione sono stati testati, con esito negativo, per genoma del virus (PCR).
Le certificazioni sanitarie TRACES di scorta ai vitelli dovranno riportare il riferimento alle norme comunitarie sottese all'accordo fra i due Paesi e dare garanzie di tracciabilità di ogni singolo vitello, attraverso i marchi auricolari.
Gli UVAC provvederanno attraverso le ASL a porre in vincolo sanitario nel luogo di prima destinazione del territorio nazionale indicato nel certificato TRACES le partite animali per almeno 30 giorni dalla data introduzione. Gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari richiederanno, allo scopo, la prenotifica dell'arrivo.
BOVINI_DALLA_GERMANIA_NOTA_DGSAF.pdf86.13 KB