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DATI E ANALISI

JAVMA, primo studio americano sul suicidio fra Veterinari

JAVMA, primo studio americano sul suicidio fra Veterinari
Il Journal of the American Veterinary Medical Association (JAVMA) ha pubblicato il primo studio sull’indice di suicidi tra i veterinari.

Obiettivo dello studio, pubblicato questo mese, era di analizzare le propozioni del suicidio tra veterinari statunitensi maschi e femmine, dal 1979 al 2015. Alla base dell'indagine, gli studiosi avevano un campione di 11.620 decessi veterinari, ottenuto estraendo i dati da un database centralizzato di polizze sulla vita ed elaborando necrologi.

L'analisi del campione e dei risultati ha tenuto conto del lungo arco temporale considerato e anche delle trasformazioni professionali intercorse negli utlimi tre decenni, con riferimento ai settori prevalenti di esercizio: rispetto agli anni Ottanta (bassa femminilizzazione e alta densità d'impiego nel settore dell'allevamento) la veterinaria si è collocata in maggioranza nella medicina degli animali da compagnia con punte di femminilizzazione fino all'80% negli anni più recenti.

Proportionate mortality ratios (PMRs) - Sul campione totale, le morti per sucidio sono risultate 398, maschili nell'82% dei casi e nella maggior parte  (75%) al di sotto dei 65 anni e prevalentemente in "posizioni cliniche". I risultati dello studio hanno indicato che i PMR di suicidio fra i veterinari (sia femmine che maschi) sono  più alti rispetto alla popolazione generale degli USA.

Le cause- Nel 2014, un'indagine su 11.627 veterinari statunitensi ha rilevato che il 9% soffriva di un grave disagio psicologico, il 31% aveva avuto episodi depressivi e il 17% aveva avuto esperienze suicide dopo gli studi universitari. Altre indagini regionali hanno supportato questi risultati, descrivendo livelli più elevati di ansia, depressione e sensibilità alla sofferenza tra i veterinari che nel resto della popolazione. Tra le cause, la pressione psicologica quotidiana legata all'attività professionale, difficoltà ad estinguere debiti finanziari, fra i quali negli USA rivestono un posto di rilevo quelli accumulati per studiare. Fra le cause analizzate dallo studio anche una possibile inadeguatezza caratteriale a svolgere la professione del veterinario.

In generale, secondo questo studio, i Veterinari corrono un rischio più elevato di suicidio, rispetto alla restante popolazione statunitense. I dati sono stati pubblicati con lo scopo di informare tutte le parti interessare, istituzioni e centri sanitari, fornendo dati utili alla creazione di strategie di prevenzione del suicidio specifiche per Medici Veterinari..


Suicide among veterinarians in the United States from 1979 through 2015