Le Regioni danno il via libera ai contributi destinati allo spettacolo dal vivo: più di 154 milioni di euro, rientranti nel Fondo Unico per lo spettacolo.
L’erogazione e l’anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul
Fondo Unico per lo spettacolo ( legge
30 aprile 1985, n. 163) hanno ricevuto il parere favorevole delle Regioni e degli enti locali hanno determinato una
suddivisione per ambiti delle risorse previste. Alle attività circensi e spettacolo viaggiante vanno poco meno di cinque milioni di euro (4.957.722,57 euro).
“La cultura e i saperi, insieme alle manifatture e al turismo, rappresentano – ha
dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome,
Stefano Bonaccini - veri e propri pilastri su cui costruire una nuova crescita sostenibile che valorizzi e promuova i territori. Per questo motivo è anche particolarmente apprezzabile il lavoro fatto dalle Regioni e dal Governo in questi mesi per la musica, il teatro, la danza, il circo e gli spettacoli viaggianti.
Per il Ministero dei Beni culturali è
definita "circense" l'attività "svolta da un'impresa che "sotto il tendone di cui ha la disponibilità, in una o più piste ovvero nelle arene prive di tendone, oppure all'interno di idonee strutture stabili, presenta al pubblico uno spettacolo nel quale si esibiscono clown, ginnasti, acrobati, trapezisti, prestidigitatori, animali esotici o domestici ammaestrati”.
Per "attività di spettacolo viaggiante" si intendono attività spettacolari, trattenimenti e attrazioni, allestite mediante attrezzature mobili, o installate stabilmente, all'aperto o al chiuso, ovvero in parchi di divertimento. Tali attività sono classificate per tipologia con decreto del Direttore Generale per lo spettacolo dal vivo.